Schiavi di un Debito illegale – Terza Parte: Il Sistema TARGET 2

Eurozona - TARGET 2, Un Sistema Speculativo in Esclusivo Favore della Germania

Schiavi di un Debito Illegare, PARTE TERZA - Il Sistema Target, l'Eurogabbia e il Predominio della Germania

Lunedì, Luglio 9th/ 2012

– L'Editoriale del Lunedì, di Sergio Basile – 

Eurozona / Unione europea / Bruxelles / Roma / Berlino / Francoforte / Italia / Piigs / Debito pubblico / Sistema bancario / Bce / Banca Centrale Europea / Mario Draghi / Mario Monti / Sistema Target2 / Germania / Industria tedesca / Angela Merkel / I debiti vengono che fatti con il sistema Target2 sono illegittimi / Contro informazione / Sistema Target 2 / Dittatura del debito / Dominio tedesco / Nazismo Bianco / Crisi indotta / Euro / Schiavi di un Debito illegale  

Schiavi di un debito illegale – Terza Parte:

Banche e Sistema TARGET 2 

Come l'Euro-Sistema crea Dipendenza e

Debito Fittizio

Quello che i media ed i politici non dicono sulla 

Nuova Dittatura Euro-Tedesca

Roma, Berlino, Bruxelles, Francoforte – Stamane è in programma l'ennesimo Euroertice tra i leader dell'Ue, un summit decisivo – tra l'altro – in merito all'entrata in funzione del dittatoriale ed antidemocratico Fondo Salva Stati Permanente (MES o Meccanismo Europeo di Stabilità), al quale abbiamo dedicato molto spazio nelle scorse settimane, illustrandone per filo e per segno tutti i punti più distruttivi ed i lati oscuri. Un Eurovertice, questo, orientato verso l'accelerazione della formazione di un Super-stato  europeo che porterà alla definitiva e strategica disintegrazione degli Stati-Nazione europei e che sarà dominato dal cartello dei banchieri e da una casta rigorosamente selezionata all'interno di ambienti élitari molto (per così dire) particolari, e da sempre votati al potere. Giuseppe Mazzini probabilmente avrebbe parlato,  senza peli sulla lingua, della nascita e definitiva affermazione del suo Impero della cosiddetta "Terza Roma": ovvero – come definita dallo stesso – della Nuova Roma Imperiale  degli "Illuminati". Ma a questo dedicheremo altre pagine nei prossimi editoriali.  

  Lotta di Classe e Pretesto del Debito Pubblico  

Il pretesto che ha portato a questa "rivoluzione anti-democratica" giocata non dalle "classi povere" verso i potenti, ma bensì dalla "classe degli eletti" (o vincitori storici) nei confronti di "media borghesia"  e "proletariato", è – come noto – quello dell'esplosione e conseguente  contenimento (o meglio "falso contenimento") del Debito Pubblico. Un debito che – come ampliamente dimostrato finora – è in realtà per un buon 80-90% fittizio ed artifizioso. Oggi, dunque, la "Terza Parte" di questo "Dossier di Qui Europa" sul "Debito Pubblico Illegale" (poiché artificiale e condizionato) sarà protesa ad analizzare il ruolo delle banche e del sistema europeo dei pagamenti nella subdola creazione del debito dell'Eurozona ad esclusivo vantaggio della Germania: il cosiddetto "SISTEMA TARGET 2". 

 Terza Parte – Il Sistema TARGET 2 

Come noto, tutti gli stati misurano il livello della loro economia, della loro ricchezza e dei loro commerci con gli altri paesi con l'indicatore detto PIL (Prodotto Interno Lordo) e con la cosiddetta "Bilancia Commerciale". Ovviamente più alto sarà il livello delle esportazioni più questo enorme registro che contabilizza tutti i movimenti commerciali di uno stato (in termini di IMPORT ed EXPORT) riporterà saldi attivi. Quello che in gergo economico si dice "Surplus".

  Gli indicatori della ricchezza  

La Ricchezza Totale di uno Stato ( Y ) è data dal PIL, che può essere definito anche – tra l'altro – come la somma di tutti i beni e servizi prodotti in un anno da uno stato. Un'altra misura della ricchezza "Y" è poi data dalla seguente relazione:

 Y = C + I + G + X  

  C  = Livello dei Consumi 

  I  = Livello degli Investimenti 

  G  = Livello della Spesa Pubblica  

  X  = Esportazioni Nette ( Export – Import ) 

La prospettiva che vi proponiamo quest'oggi riguarda proprio la "X" della suddetta relazione, che afferisce proprio alla cosiddetta "Bilancia Commerciale". Di seguito vi dimostreremo come nell'Eurozona il sistema import/export dei pagamenti (creato ad arte) finisca per "premiare" sempre e solo la Germania, a discapito degli altri 16 paesi dell'Eurozona. Ricordiamo che oggi tra i 27 paesi aderenti all'Ue, solo 17 hanno adottato l'euro, mentre i restanti 10 hanno preferito tenersi stretta la propria moneta nazionale. E ne capiremo anche il logico perchè.  

  Cos'è TARGET 2  

Dopo gli assurdi accordi intergovernativi sul Fiscal Compact e sulle conseguenti sanzioni amministrative del Six Pack, (totalmente sbilanciati in favore della Germania che, avendo il saldo della bilancia dei pagamenti in attivo, sarà l’unico paese ad avvantaggiarsi dall’obbligo di austerità e rigore di bilancio in Europa) Il sistema TARGET2 è il modo più diretto e immediato per capire come si è formato questo vantaggio spropositato nella bilancia dei pagamenti dei tedeschi. TARGET 2, è il sistema automatico di regolamento e compensazione dei pagamenti fra le banche centrali e commerciali dei 17 stati membri dell’Eurozona ed è stato introdotto il 19 novembre 2007 in sostituzione della precedente piattaforma TARGET (Trans European Automated Real Time Gross Settlement Express Transfer System) e delle varie stanze di compensazione private (clearing house) che ancora collegavano alcune delle principali banche fra di loro.

  TARGET 2 – Meccanismo di Funzionamento  

Il meccanismo di funzionamento è abbastanza semplice: tutte le principali banche commerciali che operano all’interno di una data nazione sono obbligate a mantenere un particolare conto corrente presso la rispettiva banca centrale nazionale, attraverso cui vengono regolamentati i pagamenti interni fra le banche di uno stesso stato. A loro volta le 17 Banche Centrali dei paesi dell’Eurozona sono collegate fra di loro per compensare i pagamenti che avvengono fra le banche che operano in due differenti nazioni.

 Premessa Tecnica 

Prima di andare oltre è opportuno ricordare che i depositi dei clienti (in moneta corrente commerciale – euro) presso le banche commerciali nelle quali risultano accesi dei conti correnti rappresentano contabilmente "Debiti" per la banca commerciale; in egual modo i depositi della banca commerciale (es.: Intesa) presso la Banca Centrale ( es.: Banca d'Italia ) appresentano voci di debito per la Banca Centrale.

 Riserva Obbligatoria e  Moneta Elettronica  

Il conto corrente che le banche commerciali detengono presso la Banca Centrale è formato dalla riserva obbligatoria (il cui livello di giacenza minima viene fissato periodicamente dalla banca centrale europea BCE e nello specifico, in base alle ultime disposizioni di Mario Draghi, è stato abbassato all’1% dei depositi e dei titoli di debito emessi dalla banca) e da una certa quota di riserve libere, che la banca può autonomamente decidere di mantenere per agevolare appunto le operazioni di compensazione dei pagamenti con le altre banche. Il saldo del conto corrente viene remunerato secondo il tasso medio di "interesse overnight" (tasso estremamente variabile dipendente dalle quantità di riserve depositate giornalmente dalle varie banche presso la banca centrale). Trattandosi di riserve detenute presso la Banca Centrale, la moneta che viene utilizzata all’interno del sistema di regolamento dei pagamenti TARGET 2 è esclusivamente la moneta di banca centrale (Moneta Elettronica), mentre non è ammesso l’utilizzo di moneta di banca commerciale ( euro ) che si origina tramite l’apertura dei prestiti ai clienti.

 Un semplice esempio / Acquisto internazionale 

Ora, per comprendere facilmente il meccanismo "TARGET 2" facciamo un semplice esempio: un imprenditore italiano ( A ), di Catanzaro, decide di acquistare un camion di fabbricazione tedesca (es.: Mercedes) del costo di 80.000 euro da un rivenditore tedesco ( B ), di Berlino , che ha il conto corrente presso la Deutske Bank. Contestualmente Banca Intesa, la banca dell'acquirente ( A ) scalerà dal conto corrente del cliente di Catanzaro ( A )  80.000 euro e disporrà il bonifico nei confronti del rivenditore tedesco ( B ), avente il conto – come detto – presso una banca commerciale estera ( Deutske Bank ). Di conseguenza  Deutske Bank dovrà ampliare i depositi del suo cliente di Berlino ( B ) di 80.000 euro.

 I Depositi dei Clienti sono "Debiti"  

il meccanismo ( come detto sopra ) prevede che contestualmente Deutske Banck s’indebiti della stessa cifra, perché ricordiamo che per la banca i depositi dei clienti rappresentano dei debiti da inserire nel passivo patrimoniale di bilancio.

 Banca Intesa ( A ) distrugge "Moneta Elettronica" 

Contemporaneamente però il sistema TARGET 2 manderà pure un segnale a Banca Intesa, che distruggerà fisicamente 80.000 euro di moneta di banca centrale (ovviamente moneta elettronica) dal conto di riserve ( di A ) di Banca Intesa. Ciò inviando – contestualmente – una segnalazione alla Banca Centrale tedesca Bundesbank di accreditare le riserve della Deutzsche Bank di 80.000 euro (però in moneta elettronica).

 La Banca Centrale tedesca crea dal nulla 80.000 euro  

Quindi il bilancio della Banca Centrale tedesca (Bundesbank) ritorna in pareggio: -80.000 euro di depositi a favore del cliente ( B ) di Berlino e +80.000 di riserve nel suo attivo di bilancio (ma in moneta elettronica). La Bundesbank a questo punto creerà dal nulla 80.000 euro e li depositerà sul conto di riserve della Deutzsche Bank. Pertanto, La scomparsa di 80.000 euro di riserve dal circuito interbancario italiano ha comportato la creazione dal nulla di 80.000 euro nel circuito interbancario tedesco.

 Un Gioco a favore della Germania 

Però a livello finanziario la Deutzsche Bank (la banca commerciale del venditore tedesco – B ) si è indebitata nei confronti del suo cliente di Berlino, mentre quella italiana (Banca Intesa, filiale di Catanzaro – A ) si è liberata di una passività: questo gioco  tramite il sistema TARGET 2, porta il sistema finanziario della Germania a vantare un credito di 80.000 euro nei confronti del sistema finanziario italiano: credito rappresentato dal camion che si è trasferito da Berlino a Catanzaro.

 Analizziamo i Bilanci – Un gioco di numeri 

Analizzando i bilanci delle due Banche Centrali – Bankitalia ( Banca d'Italia ) e Bundesbank ( Banca di Germania ) – vedremo che a fronte della creazione dal nulla di un +1 nelle riserve complessive delle banche tedesche (-1, perché per la Banca Centrale Bundesbank: le riserve detenute dalle banche commerciali sono  – come detto – delle passività, o liabilities), la stessa Bundesbank vanta adesso un credito TARGET di +1 (attività, assets) nei confronti dell’Eurosistema, mentre al contrario la Banca Centrale Italiana (Bankitalia) ha dovuto distruggere un -1 dalle riserve delle banche italiane (per lei corrisponde ad un +1: perché ha ridotto il saldo complessivo delle sue passività).

  Ecco dove sta la fregatura  

Nel bilancio della Banca Centrale Italiana ( Bankitalia) è – però – spuntato un debito TARGET di -1, che nello specifico è stato contratto con la Germania, ma in pratica viene spalmato e ripartito su tutto l’Eurosistema.

  Lo stesso meccanismo degli Eurobond  

Il sistema TARGET 2, quindi, non è altro che l’anticipazione del meccanismo di condivisione dei debiti voluto con gli Eurobond: per cui si capisce il motivo di antipatia ed ostacolo della Merkel nei confronti degli stessi eurobond.

  Un Aumento di Credito Fittizio pro-Germania 

Pertanto la Germania ha concesso un suo bene fisico, (il camion) all’Italia, in cambio di una serie di impulsi elettronici che, ovviamente, non varrebbero nulla – perché sono elettronici – ma che tuttavia rimangono all’interno del circuito interbancario come se fossero una maggiore possibilità della banca tedesca di investire ed estendere il credito ai propri clienti.

  Un Gioco al Massacro  

Target 2, quindi, oltre a facilitare la compensazione reciproca dei pagamenti, crea dal nulla dei veri e propri potenziali crediti in forma elettronica. Ovviamente in un gioco tra acquisti e vendite, al fine di riequilibrare lo scambio commerciale (bilancia commerciale) l’Italia dovrebbe vendere, ad esempio, una imbarcazione alla Germania. Tuttavia vista la crisi (indotta attraverso gli attacchi dei mercati) la Germania resta invano in attesa che l’Italia “ricambi il favore”. Dunque, vista la “crisi di produzione” in Italia e la recessione, dall’Italia non arriva nulla. Intanto un altro cliente di Catanzaro acquista un’auto tedesca, e la Germania continua a vendere i suoi beni, aumentando il saldo dei crediti commerciali tedeschi, nonché il saldo dei debiti finanziari italiani.

  L'Eurosistema costringe a paragoni impari  

Ma l’Italia (dove la crisi costringe alla chiusura oltre 1.600 aziende al giorno)  presenta una struttura economica diversa da quella della Germania; stesso dicasi per gli altri paesi “cosiddetti Piigs” dell’Eurozona, come la stessa Grecia. Qui l’esempio è ancora più evidente: l’economia greca è basata prodotti e servizi agricoli e turistici: più economicamente “poveri” rispetto a quelli tedeschi (per lo più industriali) ciò di fatto impedisce alla Grecia di riequilibrare nel tempo la bilancia commerciale rispetto alla Germania.

  Un Sistema Nato nello Squilibrio per Esplodere   

Allora ci accorgiamo come Target 2 sia un sistema di regolamento dei pagamenti ambiguo e proteso alla sperequazione economica ed alla speculazione. I geni di Bruxelles (animati dalla superficialità o dalla mala fede) non hanno dunque tenuto conto degli squilibri macroeconomici esistenti fra i diversi paesi dell’Eurozona. L’euro, in tal senso, diventa una moneta protesa a creare squilibri.

  Italia – Ingabbiata e  costretta a "non svalutare"  

Prima infatti l’Italia poteva svalutare la lira ed attirare nuovi acquirenti tedeschi (il saldo commerciale italiano era positivo; mentre quello tedesco negativo: la Germania non riusciva a creare surplus). All’origine del passivo commerciale, dobbiamo poi aggiungere gli attacchi del rating e l’aumento dello spread: situazione che ha fatto esplodere i conti in favore della Germania  dal 2008 in poi.

  "Maiali" sotto attacco  

La situazione si è aggravata per i Piigs in maniera “indotta”, perché le banche greche, spagnole ed italiane sono state costrette a rifinanziarsi presso il mercato interbancario (per integrare le rispettive riserve ridotte all'osso);

  Vantaggi solo per i Tedeschi   

D'altro canto, invece, la banca commerciale tedesca si è trovata con un saldo enorme e spropositato, rispetto alle sue riserve, fornendo – tra l’altro – maggiore surplus di moneta di banca centrale (moneta virtuale o elettronica) utilizzabile a scopi direttamente o indirettamente speculativi:

 1 – Investimenti in titoli   

A) investendo in titoli: soprattutto quelli che garantiscono interessi più remunerativi (grazie agli alti spreads: finanziarizzazione dell’economia);

 2 – Investimenti in Nuovi Prestiti   

B) Facendo nuovi prestiti ai suoi clienti. Ciò spiega perché la Germania vuole fare di tutto per salvare l’euro e conservare lo status quo. Intanto le banche dei Piigs vengono rifinanziate dalla BCE ed i cittadini dell’Eurozona del Sud (compresa l’Italia) devono indebitarsi per rifinanziare le banche, aumentando il proprio stato di prostrazione e schiavitù.

  TARGET 2 – Riequilibrio dei Conti Fittizio    

Questi acquisti di titoli finanziari da parte delle banche tedesche riequilibrano i saldi TARGET dei paesi dell’Eurozona. Nel sistema economico della zona euro si creano due flussi opposti e complementari di capitali, X e Y. Nel flusso X transitano i beni industriali dalla Germania alla periferia (es.: camion e auto); nel flusso Y viaggiano i titoli finanziari (BTO, Bonos, ecc..) dai “malcapitati” paesi Piigs alla Germania. Un circuito commerciale pazzesco, vizioso e viziato da pesantissimi squilibri in favore della sola Germania che “rifinanzia” in automatico la sua stessa macchina da guerra industriale, finendo anno dopo anno per indebitare sempre di più i Piigs, costretti ad accettare gli aiuti “da usura” della Troika o a cedere agli inganni degli Eurobond, Project Bond e Fondo Salva Stati Permanente (MES).

  Una bilancia che non sarà mai in Pareggio  

Dal 2008 le stesse banche tedesche stanno vendendo in massa i titoli dei Piigs, ottenendo lauti profitti. Al contrario gli acquisti di titoli si sono ridotti, ma i Piigs stanno continuando ad acquistare beni e prodotti industriali tedeschi (es.: automobili tedesche) e in assenza di finanziamenti esterni, sono costrette ad indebitarsi a livelli vertiginosi. (Ecco perchè le crisi bancarie sono indiotte e fittizie, frutto di meccanismi speculativi).

  Credito Germania = Debito totale dei Piigs  

Tale situazione risulta chiaramente anche dall’analisi della distrubuzione dei crediti e dei debiti “Target”, misurata in miliardi di euro, fra i 17 paesi dell’Eurozona. Ad oggi la Germania presenta un saldo positivo di +450 miliardi di euro (surplus) pressappoco equivalente ai debiti accumulati dai paesi Piigs . Ne risulta un quadro chiaro quanto drammatico: i debiti di Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna sono il risvolto negativo dei crediti dei tedeschi.

  Il Pretesto del Debito e La creazione di un Super-Stato 

Da notare che egli Usa, pur esistendo una rete di distretti di banche centrali della Federal Reserve, diffusa nei vari stati della confederazione,  simile a quella dell’Eurozona, non sono mai accaduti eventi così catastrofici.  Ma evidentemente questa crisi indotta e pilotata, ha anche come obiettivo quello di proporre (quale panacea) anziché la de-finanziarizzazione dell'economia, l'accentramento dei pieni poteri nelle mani della stessa casta che ha ingenerato (come dimostrato) questa crisi.

  Conclusioni  

I debiti si pagano, ma se i debiti vengono fatti con un sistema palesemente squilibrato e speculativo come TARGET 2 allora sono illegittimi e pertranto illegali. E pertanto non onorabili! Fatto reso ancor più grave dall’immobilismo  “interessato” dell’Unione europea (Commissione europea, Parlamento europeo, e Consiglio europeo) e della stessa Bce di Mario Draghi. Quindi attenzione prima di concordare con gli stessi artefici di questo sistema che ora ci propinano Eurobond, Project Bond, MES e Stati Uniti d'Europa. Potrebbe essere – come dimostrato – tutta una montatura. Ciò, tuttavia, dimostra anche la palese disinformazione ( frutto di ignoranza o mala fede ) che regna nei media italiani e nelle interviste dei politici in tv e sui giornali: tutte protese a legittimare un debito illegittimo per natura e concezione (quanto auto-rigenerante) ed a legittimate le distruttive manovre di Mario Monti protese a "fingere di pagarlo". Manovre che serviranno solo a peggiorare la situazione ed a renderci sempre più precari e schiavi.

Sergio Basile  (Copyright © 2012 Qui Europa)

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  Sintesi Schematica

  Riassunto Breve – Prima e Seconda Parte:  

  Perchè siamo "Schiavi di un Debito Illegale "   

Il “Debito” al quale quotidianamente, ormai da mesi, immoliamo gran parte del nostro lavoro e della nostra ricchezza, è un qualcosa di “indotto”, un raggiro verso i cittadini dell'Eurozona, ed in particolarre – come noto – del Sud-Europa e dell’Italia, perpetrato allo scopo di creare precarietà diffusa ed una becera ed immorale subalternanza classista.  Ciò – come visto – mediante la cosiddetta "finanziarizzazione dell'economia". Riassumiamone assieme le fasi:

  1 – Incontrovertibilità della Moneta in Oro  

Nel 1933 si va verso una bancarotta generale e concordata dai leader delle nazioni che azzerrarono i rispettivi debiti a prezzo (di lì a poco) della incontrovertibilità (divieto di cambio) della carta moneta in oro, e della concentrazione dell'oro mondiale (principale bene rifugio) nei caveau degli stessi stati, poi controllato attraverso la nascita della "Bank for International Settlement" (BIS), con sede in Svizzera, a Basilea.

  2 – Trasformazione degli Stati in Società  

Le nazioni divennero in pratica società di diritto privato registrate presso la SEC (Securityand Exchange Commission) di New York. Stesso destino toccò alla "Società Italia" che si trasformò, di fatto, in una “ Società Privata”.

  3 – Banconote: Strumenti di controllo di massa 

Abbiamo visto, inoltre,  che dopo gli accordi di  Bretton Woods del 1944, con l'incontrovertibilità dei biglietti nel corrispettivo in oro, la moneta sia diventata una "ricchezza fittizia" contrapposta alla “ricchezza reale”: oro, case, terreni, appartamenti, pietre preziose, ecc.. (cose che invece rappresentano la vera ricchezza, quella – come vedremo – ambita dai furbi del sistema). La moneta divenne uno strumento di controllo di massa e tale da favorire lo spostamento della ricchezza reale, mediante la creazione di crisi e l’autoalimentazione del debito: per ogni euro che la “privata” BCE emette, come visto, c’è un automatico interesse da pagare.

  4 – La Privatizzazione delle Banche Centrali  

Abbiamo poi visto come il debito pubblico iniziò a “scoppiare e moltiplicarsi” con la successiva privatizzazione delle banche centrali e contestuale perdita della sovranità monetaria degli stati: come detto, Bankitalia fu privatizzata nel 1992 grazie al decreto Carli-Amato, che “regalò” – con l’assegnazione del 96% delle azioni – alle banche ed assicurazioni private il controllo dell’istituto un dì responsabile dell’emissione della moneta nazionale.  

  5 – BCE: Morte della Sovranità Monetaria Statale  

Oggi la sovranità monetaria è esercitata non più dai cittadini, ma essa è nelle mani dei “banchieri privati” della Bce (Banca Centrale Europea, con sede a Francoforte, in Germania). Questa fin dalla sua nascita iniziò a “regalare” alle banche europee private (attraverso aste fasulle, ed a tassi bassissimi: es.: 1%) gli euro stampati. Banche private che poi, ancora oggi, rivendono lo stesso denaro agli stati europei e quindi ai cittadini al 6% . Con ricavi altissimi (es.: 5% netto) e senza muovere un dito.

  6 – Obbligo di Dipendenza dai Privati   

A legittimare questo status ci ha pensato l'Ue, con l’Art. 123 del Trattato di Lisbonache “obbliga gli stati a rifinanziarsi sui mercati internazionali, e presso le banche private”. Cioè gli stati – addirittura – diventano semplici correntisti. Paradossale ma vero!

  7 – L'Arma impropria dei Titoli del Debito Pubblico  

Lo stesso Mario Monti, come trattato in precedenti articoli, fu consulente di molti governi avvicendatisi negli ultimi decenni in Italia, e fu tra gli artefici della diffusione dei titoli del debito pubblico su larga scala e ad interesse. Come noto tali titoli permisero agli stati di ottenere liquidità da investire nell’economia. Come premio i sottoscrittori (privati e banche) ottenevano a scadenza del titolo, il capitale “prestato” maggiorato di interessi. Tale prassi iniziò ad ingenerare l'impennata del debito pubblico statale e gli interessi passivi a carico dei cittadini crebbero a vista d'occhio (oggi, paghiamo solo di interessi circa 80 miliardi all'anno alle banche private).

  8 – Privati "Padroni" degli Stati 

Oggi, in aggiunta, lo stesso Monti in veste di premier ha di fatto esautorato lo Stato Italiano, privandolo della facoltà di investire in economia(Vedi Fiscal Compact) vietando  con la complicità della Germania e dell'Unione europea (con la scusante del controllo sul debito – che lo stesso Monti ha contribuito a creare) il cosiddetto "Deficit Spending": possibilità prima riconosciuta allo stato di investire a debito nell'economia nazionale, per creare e moltiplicare la ricchezza. Funzione attribuita, oggi, al solo capitale privato ed alla speculazione. Vedi tra l'altro Eurobond e Project Bond.

  9 – La trappola del Rating   

Oggi le agenzie di rating (agenzie private controllate da lobby) non giudicano più la “salute” delle sole società private ma – grazie al "permesso" accordato dai politici europei – anche gli stessi stati sovrani (trattati al pari di burattini) causando una nuova esplosione del debito pubblico degli stati (non più sovrani ma assoggettati al giudizio delle lobby). Per la cronaca ricordiamo, inoltre,  che Mario Monti fu – curiosamente – consulente dell'agenzia di rating Moody's in qualità di membro del Senior European Advisory Council dal luglio del 2005 fino al gennaio del 2009. Dopo qualche tempo Moody's declassò l'Italia e contribuì al passaggio di testimone tra Silvio Berlusconi e Mario Monti.

  10 – L'Eurogabbia e lo Spread  

Ciò fu “favorito” dall’euro: la moneta comune permise di mettere in paragone economie differenti della stessa Ue e di far esplodere il cosiddetto spreadfavorendo l'esplosione della speculazione. Il meccanismo fu incentivato proprio dagli attacchi (spesso immotivati ed illegittimi) delle famigerate agenzie di rating. Effetti collaterali dell'aumento dello spread (premio per il "Rischio Paese" o "Differenziale d'interesse rispetto ai bund tedeschi"):

A) Aumentano di Miliardi gli Interessi sul Debito da pagare  

B) Aumenta la Tassazione  

C) Aumentano i Ricavi degli Speculatori  

D) Destabilizzazione del Sistema economico  

E) Creazione di uno Stato di Schiavitù  

F) Spostamento della Ricchezza Reale  

G) Creazione di una Dittatura tramite il Debito 

 

  Conclusioni – Prima, Seconda e Terza Parte  

1) Il Debito aumenta a discrezione dei privati  

2) Il Debito è creato in maniera da favorire la Germania 

3)Il Debito è in gran parte illegale  

4) Il Debito è in gran parte da considerare come "non onorabile" 

Sergio Basile  (Copyright © 2012 Qui Europa)

 

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  Approfondimenti  – Leggi in Archivio "Qui Europa"   

Schiavi di un Debito Illegale – Prima Parte

("Qui Europa" 26 Giugno 2012)

https://www.quieuropa.it/2012/06/schiavi-di-un-debito-illegale-2a-parte-il-grande-inganno-di-mario-monti/

Schiavi di un Debito Illegale – Seconda Parte 

("Qui Europa" 21 Giugno 2012)

https://www.quieuropa.it/2012/06/il-federlalismo-applicabile-alleuropa-la-proposta-di-luca-zaia-puo-funzionare-su-scala-europea/

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