Martedì, Aprile 7th/ 2015
– di Nabil Antaki –
Romeo e Julieta – Botta e Risposta col sindaco di Verona su “questione senzatetto”
Martedì, Aprile 29th/ 2014
– di Poetainazione e Flavio Tosi – (Botta e risposta su questione senzatetto) –
Iniziativa di Libero Confronto, Pensa e Scrivi di "Qui Europa"
Lega Nord, Romeo e giulietta, Flavio Tosi, Verona, clandestini, Shakespeare, Poeta in azione, Qui Europa, Iniziativa di libero confronto, Pensa e scrivi di Quieuropa, immigrazione, ronde padane, Roma, stazione Termini, mail di risposta, Poetainazione, William Shakesperare, Londra, ordinanza del sindaco tosi verso i senzatetto, embargo dei viveri, Ezra Pound, povertà borghese, povertà, botta e risposta col sindaco di Verona
Senzatetto – Difesa e attacco di Tosi. Controattacco di "Poetainazione"
Romeo e Julieta – Botta e Risposta col sindaco
di Verona sulla "questione senzatetto"
La lettera di risposta di Flavio Tosi alla video-denuncia
di Poetainazione su immigrazione e senzatetto
►Video in allegato:
Romeo e Julieta – Shakespeare e Poetainazione
Botta e Risposta tra Poetanazione e Flavio Tosi
Iniziativa di Libero Confronto, Pensa e Scrivi di "Qui Europa"
di Flavio Tosi, Sindaco di Verona
Risposta di Tosi alle critiche del video "Romeo e Julieta"
Verona – di Flavio Tosi, sindaco di Verona – A Verona per chi ha bisogno d’aiuto, le fasce più deboli, i poveri e anche la povertà estrema, sia attraverso il Comune sia attraverso la Caritas, le associazioni caritatevoli, i privati cittadini, Fondazione Cariverona, la risposta c’è e l’ordinanza cui Lei si riferisce senza probabilmente averla letta, distorta ampiamente nel suo significato dal sistema mediatico e politico, vieta di portare cibo ai senza fissa dimora, solo per motivi di convivenza civile e decoro, in alcune limitate aree del centro storico. Non credo che l'essere caritatevoli significhi violare le regole del viver civile e della convivenza civile e trovo quindi del tutto fuori luogo le polemiche pretestuose contro un provvedimento che non vieta in assoluto di rifocillare persone senza fissa dimora, ma vuole solo evitare che tale attività benefica e meritevole venga svolta in luoghi e con modalità che offendano il decoro dei residenti e dei turisti e limitino la loro fruibilità del cuore storico e artistico della nostra città.
La "critica.. fisiologica"
D'altra parte nulla vieta alle persone più caritatevoli di offrire ai senza fissa dimora la possibilità di consumare un pasto nella propria dimora oppure di dormire e espletare le funzioni fisiologiche nel proprio giardino anziché sotto case e occhi altrui. Ricordo comunque che Verona, in fatto di accoglienza, non è seconda a nessuno: il Comune spende poco meno di un milione di euro l'anno per soccorrere le persone senza fissa dimora e i casi di povertà estreme e che nel 2013 ha aumentato di circa il 25 per cento i posti letto a loro disposizione. Vi sono però persone sulle quali è difficile intervenire perché per scelta spesso vivono in strada, non vogliono andare al dormitorio, fanno una scelta di vita diversa per tanti motivi.
Troppi immigrati!? O cosa?
Il problema è diventato il loro numero eccessivo, insostenibile (oltre una ventina di presenze, quotidiane e costanti, che vivevano nei giardini creando un problema di convivenza) nella zona intorno a piazza Indipendenza, piazza Viviani, Cortile mercato Vecchio, vale a dire nel cuore della città. L’ordinanza del Sindaco è stata fatta perché i residenti, i turisti hanno inviato mail, telefonate e segnalazioni fotografiche di situazioni di degrado. Abbiamo deciso di non dare assistenza in quei luoghi perché in quei luoghi è incompatibile con le caratteristiche di città d’arte, da una parte, ma soprattutto con la convivenza civile di un giardino pubblico dove vanno i bambini dove ci sono aree pic-nic e quindi dove non è possibile quel tipo di presenza.
Provvedimento a tempo limitato
Il provvedimento varrà fino alla fine di ottobre perché è stato studiato pensando che quando ci sarà l’emergenza freddo, come è sempre stato, a Verona si accolgono nelle strutture idonee anche i clandestini perché quando c’è freddo una persona non deve essere messa nelle condizioni di rischiare la salute o la vita. In un momento come questo in cui non c’è l’emergenza freddo, solo in quella zona, c’è il divieto di dare il pasto per strada, che significherebbe far permanere la persona lì tutto il giorno con tutta una serie di conseguenze intollerabili dal punto di vista igienico sanitario. L’assistenza di ogni altro genere altrove è comunque garantita, il problema è in quei luoghi.
Flavio Tosi – Sindaco di Verona
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La controreplica di Poetainazione, autore del video "Romeo e Julieta"
di Poetainazione
Controreplica di Poetainazione al sindaco di Verona
Roma – di Poetainazione – Egregio sig. Sindaco di Verona, secondo Lei mi sarei basato su informazioni “distorte(…) dal sistema mediatico". Eppure, da il Fatto Quotidiano che cita il quotidiano La Repubblica, leggiamo: “ Tosi aveva anche vietato di consumare cibo in alcune zone della città. Se non che uno dei primi “multati” – come riportò il quotidiano Repubblica – fu un bambino colto in flagrante mentre addentava un kebab sulle scale di Palazzo Barbieri costretto (i suoi genitori) a pagare una multa di 50 euro”. E leggiamo ancora: “Alcune di queste zone sono sottoposte a vincolo monumentale e paesaggistico, come i giardini di piazza Viviani, che rappresentano l’unica zona del centro dove i turisti possono sostare per consumare cibi d’asporto e che invece attualmente non è usufruibile a causa della permanenza di individui ubriachi che ostacolano la convivenza civile – ha detto Tosi – a Palazzo della Ragione è in corso una mostra permanente che richiamerà migliaia di turisti anche dall’estero e ogni mattina gli accessi sono ostruiti da bivacchi, senza contare che la permanenza serale e notturna, in media di oltre venti persone, crea particolare allarme sociale nella popolazione residente”. (vedi giù in allegato)
Parallelo Roma-Verona e questione dei senzatetto
E’ vero che io non sono di Verona, pertanto non posso parlare nel merito del centro di Verona e di Piazza Viviani con la dovizia di dettagli che servirebbe. Ma presto verró ad appurare con i miei occhi e svolgeró interviste. Io peró sono nato e vivo nella capitale d’Italia e dei “senzatetto”, che e’ Roma. Ecco una singolare istintiva associazione di idee che forse non è casuale: capitale d’Italia & capitale dei Senzatetto. Ma torniamo al parallelo tra il centro di Roma e il centro di Verona. A questo proposito direi che il primo dato che la mia mente mi offre è il quartiere della stazione Termini, dove alloggiano moltissimi “senzatetto” accanto a moltissimi turisti – ed ecco un’altra associazione di idee, ma che è Sua, sig. Tosi, non mia, sulla quale bisogna indagare. L’associazione di idee Turisti & Senzatetto è interessante e dobbiamo porcela non solo perché Lei ne ha fatto un’ordinanza, ma perché evidentemente rappresenta un problema per la sua coscienza. Dico questo cogliendo lo spirito con cui ne parla: da terribile buon borghese in difesa di altri terrbili borghesi che non vogliono riflettere umanamente e socialmente ma preferiscono rimuovere i problemi che li tormentano.
Un punto di vista.. turistico
Probabilmente questa associazione di idee è anche pretestuosa, se si ripara dietro il turista che certamente non si lamenta ma passa e va, come fa di solito. O devo pensare che i turisti di Verona sono diversi dai turisti di Roma? Nella capitale d’Italia & dei Senzatetto, che notoriamente è anche la capitale dei turisti, io so che questi vagabondi spesso sudati, rumorosi e in bermudas, con mappe cittadine, nikon e panini alla mano, non vanno a fare esposti alla polizia contro quei vagabondi spesso silenziosi che di notte si riducono sui sagrati delle chiese o sulle panchine e che non commettono altro reato se non quel loro vagabondaggio non tollerato dalla legge, e generalmente non sono pericolosi neanche quando eccedono nel bere. Mi risulta anzi, dati certi, che i turisti si lamentano e denunciano per i prezzi truffaldini praticati dai commercianti nei loro confronti (ristoratori, albergatori, tassisti, ma anche per i prezzi dei musei e delle tasse applicate su tutto, che stanno rendendo invivibile il nostro Paese!).
Senzatetto ed embargo dei viveri – Che Italia vogliamo?
Tuttavia, i commercianti sono sempre dei bravi italiani rispettati e tutelati dalla legge. “L’Italia che produce”, come dite voi della Lega. Mentre l’Italia dei vagabondi, dei bohémien, degli artisti di strada, dei viaggiatori incomprensibili (quelli che non vestono bermudas e non brucano i monumenti ufficiali, come nella storia furono molti poeti e artisti da Rimbaud e Balzac a Ezra Pound e Chatwin, etc.), non deve esistere, deve essere rimossa dalla coscienza. E per non farla esistere Lei organizza l’embargo dei viveri, il quale, si sa, va a colpire i fornitori di cibi e coperte, ovvero la Ronda della Carità (che è un’espressione di alta umanità civile e libera, non istituzionalizzata e ideologizzata come la Caritas di cui Lei parla) e quei pochi cittadini italiani ancora umani, non del tutto imborghesiti, o “borghesi ma illuminati”, come si diceva una volta, prima che anche il dibattito sulla borghesia fosse rimosso dall’attenzione pubblica e quindi dalla coscienza. Il problema, io credo, è sempre nella coscienza. Nella falsa coscienza che domina le cose. La falsa coscienza è quella psiche oscura, oscurata anche a colpi di leggi e ordinanze, che non vuole vedere e pensare, che non si chiede se è giusto far prevalere il proprio modello borghese di “convivenza civile”, come lo chiama Lei, o se forse non sarebbe più giusto ripensarlo questo modello che è ampiamente pericoloso e pericolante ormai. E come fare se non proprio alla luce della diversità? Il “senzatetto”, forse, ha scelto di esserlo?! Il “senzatetto”, forse, è colui che rifiuta il vostro tetto!
Quale concetto di civiltà sotto il balcone di Romeo e Giulietta?
Egregio sig. Sindaco, forse non esiste un solo concetto di civiltà! E meno male, altrimenti dovremmo sentirci in difetto verso i francesi per la loro civilisation française , e verso i tedeschi per la loro deutsche organisationen, e addirittura verso i noiosi svizzeri per la loro puntualità da orologio a cucu. Ma se non è cosí è proprio in virtù delle diversità. Infatti, se non ci fossero diverse civiltà, culture e mentalità, e se tra queste contasse solo la civiltà e la mentalità borghese coi suoi tetti a copertura di persone sempre più degradate e disumane, il grande poeta Shakespeare non avrebbe mai scelto l’Italia per i suoi umanissimi illegali immorali e anticonformisti Romeo e Giulietta ma avrebbe ambientato il suo capolavoro nella sua Londra. Evidentemente la perfetta e pulitissima Londra non aveva quello che Verona possedeva un tempo. Che cosa? Voi veronesi potreste ancora scoprirlo e rivelarlo al mondo, se invece di chiudervi nelle case e multare i vostri fantasmi, li ascoltaste. “Vedo che mi capisci bene, Hal, infatti noi ladri andiamo secondo la luna e le sette stelle, non certo secondo Febo, ilsoave cavalier vagabondo. (William Shakespeare, Enrico IV)”
Poetainazione
Partecipa al pubblico dibattito,
Scrivi alla redazione di "Qui Europa" – infounicz.europa@gmail.com
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Altri Allegati e Video di Approfondimento
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