Post-Vertice Ue: Menzogne Mediatiche ed Economia della Truffa

Martedì, Luglio 3rd / 2012

– di Silvia Laporta –

Commissione Ue / casta / disinformazione / Consiglio Europeo / Vertice Europeo sulla crisi / lobby / politiche di austerity / Germania / Finlandia / Olanda / Vittorio Emanuele Tasi / Marcello De Cecco / Agenzie di Rating / Bce / Spread / Provvedimento Anti-Spread / Hollande / Francia / Truffa 

Post-vertice Ue: Politica ​ed

Economia della Truffa

Al seguito dei banchieri, i loro fedeli

servitori televisivi ed economici

Vi stanno mentendo!

Italia - Media Schierati Pro-Casta - Tutti per Contratto pro-Monti e Pro Accentramento nel Super-Stato Ue - Ecco i Risultati

Bruxelles – Dopo il vertice sulla crisi dell’Eurozona del Consiglio Europeo, iniziano i primi problemi per l’applicazione concreta degli accordi politici conclusi e dei dettagli tecnici da definire . E’ stato un incontro che ha visto uscire vincitori – ancora una volta –  i dittatori politici dell’Eurozona, le lobby e le politiche di austerity; contrariamente a quando è emerso dalla fasulla propaganda mediatica, che va  millantando la doppia vittoria dell’Italia sulla Germania: calcistica ed economica. Purtroppo non è esattamente così! La disinformazione aleggia felicemente nelle orecchie della gente, nutrendosi di ignoranza e pigrizia. Ma c’è un’arma per contrastarla: buttare la tv alle ortiche e informarsi nel modo giusto. Come sempre, "Qui Europa" è al vostro servizio.

  Lo spaccio delle "genialate" è aperto  

Sfogliando i giornali di questi ultimi giorni, potrete vedere “eccelse” menti economiche, ridotte a lustra scarpe della casta. Parliamo, per esempio, di Vittorio Emanuele Tarsi. Lo scienziato della politica, afferma che bisogna “accrescere i poteri dell’Europa: con diverse Agenzie (di rating) gli stati membri sono più controllati il che è un bene dopo gli errori commessi”. E ancora “ serve un passo avanti. A differenza dell’America, all’Europa manca un decisore politico forte. Il punto di arrivo è un’autorità federale in grado di gestire la materia fiscale, gli investimenti e l’emissione del debito: una sorta di “super ministro dell’Economia e delle Finanze”, che possa gestire il processo di creazione dell’Unione Finanziaria”. Queste dichiarazioni, vanno a “lodare” le pluri-indagate agenzie di rating.

  Le Chiavi di casa in mano al Ladro  

Il rating, in italiano valutazione, è un metodo utilizzato per classificare sia i titoli obligazionari, che le imprese  in base al loro rischio. Viene espresso attraverso un voto in lettere, in base al quale il mercato stabilisce un premio per il rischio da richiedere all'azienda per accettare quel determinato investimento. Scendendo nel rating aumenta il premio per il rischio richiesto e quindi l'emittente deve pagare uno spread maggiore. Cioè un interesse maggiore. Da sempre al servizio delle speculazioni bancarie, le agenzie di rating sono state  accusate di manomissione fraudolenta e pluriaggravata del mercato, e di voti sballati sugli stati.  Quindi, l’incentivo proposto da Tarsi, è un distruttivo aumento dei controlli da parte delle suddette agenzie di speculazione, accompagnato anche dalla rappresentanza di “un super ministro dell’Economia e delle finanze”: parafrasando un dittatore! Come dare le chiavi di casa al ladro, e spacciare l'operazione sulla stampa come un passo avanti dell'Italia e dell'Europa. Folle!

  Piigs: Schiavi per Statuto e Definizione 

A sostegno di Tarsi, anche l’economista Marcello De Cecco: “Le regole attuali, sono sufficienti per affrontare la speculazione o per riscrivere pesi e contrappesi sull’asse franco-tedesco. Non comprendo la smania degli Europei di mettere tutto nero su bianco, come se la realtà fosse eterna. La parola d’ordine è cessione della sovranità per raggiungere, dopo quella monetaria, un unione politica su un’architettura federale.” . Una vergogna! Con il Mes e la messa in comune delle economie e del debito degli Stati membri dell’Unione, vogliono creare un mostro: la BCE, poi, controllerà direttamente tutte le altre banche nazionali. Disporrà, quindi, del libero arbitrio rispetto ai paesi dell’Unione, contribuendo – con gli stessi mezzi speculatori che le sono propri – ad alimentare il debito pubblico e le speculazioni dei Paesi che non hanno la fortuna di rientrare nel club dei privilegiati – come  le élitarie Germania, Finalndia e Olanda –  di essere, cioè, dalla parte dei cosiddetti “ricchi”. Ciò facendo sprofondare i Piigs nelle sabbie mobili dell’impotenza, della povertà e della schiavitù reale.

  Finlandesi e Olandesi? Molto più svegli e furbi degli Italiani  

Finlandia e Olanda,  si sono opposte nettamente alla castroneria del Fondo Anti-Spread, poiché in tal modo dovrebbero chiedere ai propri cittadini di aprire i portafogli e gettare i loro risparmi (come accade ad esempio all'Italia) nel calderone della speculazione, contribuendo in quota alla costituzione di questo fondo "Anti-Spread". Ma evidentemente Finlandesi e Olandesi non sono stupidi! E sono di certi più informati ed istruiti ( o meno ignoranti) di noi Italiani: rimbambiti dalla falsa propaganda delle tv e dei media al servizio dell'euro-casta e dei poteri forti. I  due paesi si sono mostrati contrari, dunque, all’eventualità che il fondo salva-stati acquisti i bond dei Paesi in difficoltà sul mercato secondario. Secondo il governo di Helsinki al summit del 28 e 29 giugno “non si è raggiunto un consenso unanime sul tema”. Il ministero delle Finanze olandese ha invece fatto sapere che si valuterà caso per caso, ad ogni modo servirà l’unanimità. Vacilla quindi, la tanto millantata ma  fasulla vittoria di Monti, che dovrà trovare punti d’incontro con la Merkell, su vari passi dell’accordo al summit. La cancelliera si dice convinta del fatto che “I trattati non vanno cambiati”. Anche Holland l’appoggia, questo perché i paesi non vogliono perdere le prerogative, dovute alla superiorità economica.

  Una lotta mediatica e di classe   

Insomma è una dura lotta! Ecco gli schieramenti: da una parte i magnati, con la facoltà di prendere le decisioni che  appaiono loro più congeniali, contribuendo alla creazione della più grande dittatura moderna; dall'altra noi, vittime inermi e passivamente sottoposti alle loro decisioni. Commissione Ue: Ti piace vincere facile?

Silvia Laporta  (Copyright © 2012 Qui Europa)

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