Parlamento Europeo – Studenti e Indigenti, il Punto

Martedì, Febbraio 25th/ 2014 

– Bollettino Lavori Europarlamento Settimana 24-27 Febbraio 2014 –

Parlamento Europeo, Strasburgo, Assemblea, Bollettino della sessione 24-27 Febbraio 2014, Visita e audizione del Presidente della Repubblica Ceca, Emissioni CO2, Confisca dei proventi dei reati, Aiuti ai cittadini europei indigenti per il periodo 2014-2020, Nuovo sistema di chiamata di emergenza salvavita per le auto, Tabacco: votazione finale del Parlamento su pacchetto direttive, Vendita assicurazioni: nuove regole per maggiore trasparenza, Relazioni tese tra Unione europea e Svizzera, Dibattito sulla situazione in Ucraina, Seduta solenne con Presidente della Repubblica, Ceca Miloš Zeman, Rendere l'UE più attraente per studenti e ricercatori stranieri, Riforma delle ferrovie: più concorrenza per migliorare i servizi dei passeggeri, Garanzia per i giovani, Votazione sull'accordo UE-Turchia per la riammissione dei migranti irregolari, Agevolare le indagini sulla criminalità transfrontaliera, Revisione delle norme sul mandato di arresto europeo, Punire il cliente, non la prostituta 

Bollettino dei Lavori dell'Europarlamento

24-25 Febbraio 2014 – Prima Parte

In Primo Piano (Lunedì e Martedì) : 

1) – Emissioni CO2: automobili più pulite entro il 2020

2) – Confisca dei proventi dei reati

3) – Aiuti ai cittadini europei indigenti?

4) – Attrattività per studenti e ricercatori stranieri. Ma per i

       giovani europei sempre più in crisi di lavoro e identità?

 

Redazione di Qui Europa  

Lavori Parlamento Europeo – 24 e 25 Febbraio 2014

Parlamento Europeo - Sessione 24 Febbraio 2014

 1 – Emissioni CO2: automobili più pulite entro il 2020                                

Il Parlamento europeo ha approvato oggi martedì 25 Febbraio 2014 le nuove regole destinate alla riduzione di emissioni CO2 per le nuove autovetture. L'obiettivo stabilito – si legge nel comunicato – "è pari a 95 g/km entro il 2020. Il testo prevede una fase di adattamento limitato a un anno (2020) e un sistema di "supercrediti" – valido tra il 2020 e il 2022 – in cui le vetture meno inquinanti "contano" di più rispetto a quelle più inquinanti". Durante i negoziati tra Parlamento e Consiglio – si legge ancora nel comunicato –  "i rappresentanti del PE hanno limitato la fase di adattamento a 95 g/km come obiettivo obbligatorio per le nuove vetture durante un anno solo, il 2020".  Il testo è stato approvato da 499 voti a favore, 107 contrari e 9 astensioni. Supercrediti – Quello dei "supercrediti" è un sistema di incentivi (il meccanismo che permette ai produttori di compensare la produzione di vetture inquinanti con quelle meno) che potrebbe essere adottato tra il 2020 e il 2022, ma con un tetto di 7,5 g/km. Test di emissioni, verso una procedura più realistica – Il testo sottolinea che "la nuova procedura internazionale di prova per i veicoli leggeri riflette in maniera più sicura le reali condizioni di guida e dovrebbe entrare in vigore al più presto". Prossime tappe – L'attuale aggiornamento dovrà essere approvato dal Consiglio dei Ministri per entrare in vigore.

 

 2 – Confisca dei proventi dei reati                                                                          

Oggi, Martedì 25, il Parlamento ha approvato nuove norme europee per aiutare le autorità nazionali a confiscare i proventi derivati da reati. Un dato emerge con sconcerto: oggi, meno dell'1% dei proventi di reati come il traffico di droga, quello di esseri umani, la contraffazione, il traffico e il contrabbando di armi di piccolo calibro sono confiscati. Il disegno di legge – si legge testualmente – "impone agli Stati membri di procedere alla confisca dei proventi di reato a seguito di una condanna penale definitiva. Ciò consentirà alle autorità di confiscare i proventi anche se l'indagato o l'imputato è malato o in fuga, ad esempio tramite procedimenti in contumacia". Altro punto critico della relazione votata ha riguardato poi l'estensione dei poteri di confisca – Le nuove norme, infatti, "consentiranno agli Stati membri di procedere alla confisca dei beni ottenuti mediante attività criminali dello stesso tipo, tra cui ad esempio casi di corruzione attiva o passiva nel settore privato, corruzione attiva o passiva in cui sono coinvolti funzionari delle istituzioni UE o gli Stati membri, la partecipazione a un'organizzazione criminale, la pornografia infantile o la criminalità informatica". Infine, in merito al "recupero dei proventi acquisiti da terzi" va detto che secondo la relazione votata "il sequestro dei proventi acquisiti da terzi sarà consentito solo se il terzo sapeva o avrebbe dovuto sapere che il bene era stato trasferito per evitare la confisca o se era stato ceduto a titolo gratuito o in cambio di un importo notevolmente inferiore al suo valore di mercato". Infine è stato predisposto il riutilizzo sociale dei beni confiscati – "gli Stati membri dovrebbero adottare misure che consentano l'utilizzo dei beni confiscati per interesse pubblico e dovrebbero incoraggiarne  il riutilizzo sociale. Prossime tappe – L'accordo votato in seno all'Eurocamera dovrebbe essere formalmente approvato dal Consiglio nelle prossime settimane. Come prassi, successivamente, gli Stati membri avranno 30 mesi di tempo per trasformare la direttiva in legislazione nazionale. Regno Unito e Danimarca non parteciperanno all'accordo. La relazione è stata votata con 631 in favore, 19 contrari, 25 astenuti.

 

Parlamento Europeo - Sessione 24 Febbraio 2014

 3 – Aiuti ai cittadini europei indigenti?                                                                

I cittadini più poveri dell'UE (anche se parlare di cittadini poveri è alquanto paradossale visto ciò che sta accadendo nell'euro gabbia devastata dall'usurocrazia e dalla perdita di sovranità monetaria) continueranno a poter contare sul Fondo europeo per gli aiuti agli indigenti (FEAD) per il periodo 2014-2020 per procurarsi cibo, assistenza di base e accesso ai servizi sociali, grazie a un accordo con il Consiglio approvato dal Parlamento oggi martedì 25. Il budget stanziato è pari a € 3,5 miliardi (stesso importo assegnato al programma per il periodo di bilancio 2007-2013, malgrado l'aggravarsi della crisi-truffa). Malgrado ciò, gli stati membri avevano inizialmente proposto addirittura un taglio di un miliardo di euro. Il Fondo sosterrà anche le donazioni di cibo e in particolare la raccolta, il trasporto e la distribuzione degli alimenti, contribuendo così a ridurre gli sprechi alimentari. Ma oltre alla semi-beffa dei 3,5 miliardi (annullati e abbondantemente surclassati dai versamenti per il MES – Fondo Salva (Ammazza) Stati Permanente – un'altra beffa consiste nel "Tasso di cofinanziamento": una quota viene versata dall'UE, il resto viene pagato dagli Stati membri: cioè dalla tassazione dei cittadini. Da notare come nel 2011, quasi un quarto degli europei (circa 120 milioni) fossero a rischio di povertà o di esclusione sociale, circa quattro milioni in più rispetto all'anno precedente. Oggi la cifra è letteralmente esplosa, grazie anche alla compiacenza dell'Eurocamera, che a tempo debito a incancrenito la crisi-truffa dell'Eurozona anche tenendo in piedi infernali meccanismi come il rating sugli stati sovrani, lo spread correlato a livelli iniqui ed illegittimi di rating e il credit crunch: votando per l'innalzamento dei coefficienti bancari di riserva obbligatoria delle "povere" banche.

 

 4 – Attrattività in Europa per studenti e ricercatori stranieri                         

In base alle norme votate dal Parlamento oggi martedì 25 Aprile, l'UE offrirebbe migliori condizioni di vita e di lavoro a studenti e ricercatori extracomunitari talentuosi, in moda da incoraggiare la competitività degli Stati membri nel lungo periodo. Tali norme inoltre renderebbero più chiare le condizioni d'ingresso e soggiorno dei tirocinanti stranieri, dei volontari, degli alunni e dei ragazzi "alla pari". Come afferma la Commissione europea, "l'Europa spende lo 0,8 % in meno del PIL per la ricerca e lo sviluppo (R&S) rispetto agli Stati Uniti e l'1,5 % in meno rispetto al Giappone, spingendo molti fra i migliori ricercatori e innovatori di tutto il mondo a muoversi verso questi paesi. L'aggiornamento delle norme europee, approvato con 578 voti in favore, 79 voti contrari con 21 astensioni, creerebbe condizioni migliori per rendere l'Unione europea più attraente per i cittadini di paesi terzi che cercano opportunità per fare ricerca, per studio, per partecipare ad uno scambio di studenti, per effettuare un tirocinio retribuito o non retribuito, per servizi di volontariato o scambio alla pari". Il Vero Problema è un altro – Ma il vero problema è che l'UE non fa praticamente nulla per i giovani europei (laureati e non) in perenne cerca di lavoro, alle prese con un'università allo sbando – per il perenne taglio di risorse ed i continui ed irrefrenabili blocchi di corsi di studio – e impantanati in uno scenatio economico sempre più terzomondializzato, grazie a politiche iper-liberiste e a sistemi usurocratici da repubblica socialista sovietica. Sistemi propinati – ironia della sorte – dagli organi comunitari che dovrebbero vigilare sul sistema, ai danni di oltre 500 milioni di cittadini europei.

 

Prossimi punti in discussione all'Europarlamento

Mercoledì 26 /Giovedì 27 Febbraio 2014

 

 5 – Nuovo sistema di chiamata di emergenza salvavita per le auto           

 6 – Vendita assicurazioni: nuove regole per maggiore trasparenza           

 7 – Relazioni tese tra Unione europea e Svizzera                                              

 8 – Dibattito sulla situazione in Ucraina                                                              

 9 – Seduta solenne con Presidente della Repubblica Ceca                            

 10 – Tabacco: votazione finale del Parlamento su pacchetto direttive      

 11 – Riforma delle ferrovie: concorrenza  servizi passeggeri                         

 12 – "Garanzia per i giovani": il punto                                                                   

 13 – Accordo UE-Turchia per riammissione migranti irregolari                  

 14 – Indagini sulla criminalità transfrontaliera                                                  

 15 – Revisione delle norme sul mandato di arresto europeo                         

 16 – Punire il cliente, non la prostituta                                                                  

Redazione di Qui Europa 

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