Margaret Thatcher – Il Pugno di Ferro della Sacerdotessa del Liberismo. Seconda Parte

Margaret Thatcher - Profetessa del Nuovo Mondo

Venerdì,  Aprile 12nd/ 2013 

– di Giovanni AntonioFois e Sergio Basile 

Morte di Margaret Thatcher, Liberismo economico, Londra, City of London, Lady di Ferro, Hotel Ritz, Primo Ministro Britannico, minatori, Disoccupazione, Mario Monti, Ronald Reagan, Argentina, Privatizzazioni, Mandela, Guerra, Alleati Usa, Londra, Regno Unito, Irlanda, Bobby Sands, Pinochet, Argentina, Falklands, Malvinas, Liberismo, Privatizzazione, pioniera di un Nuovo Mondo, Liberismo, Liberalismo, Angela Merkel, Hilary Clinton, Manuel Barroso, Commissione europea 

Margaret Thatcher – Il Pugno di Ferro della

Sacerdotessa del Liberismo.

Seconda Parte 

Margaret Thatcher: pioniere di un "Nuovo Mondo"

 

di Giovanni Antonio Fois e Sergio Basile

New World Order

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Le reazioni del mondo alla morte della Thatcher in attesa delle esequie  

Londra – "Per i funerali di Margaret Thatcher, in programma mercoledì prossimo a Londra, verranno spediti oltre duemila inviti". Richiesta la rigorosa partecipazione in abiti e cravatte scure (dress code). E' quanto si apprende in un comunicato ufficiale diramato da Londra, nelle ultime ore. Fra gli invitati d'eccezione, la crema dell'élite mondialista internazionale:  spiccano tra gli altri i nomi di Hillary Clinton, Manuel Barroso, un rappresentante di Nelson Mandela, il compositore Lord Lloyd Webber e lo scrittore Frederick ForsythLa notizia della morte dell'ex primo ministro britannico è stata accolta con stati d'animo profondamente diversi anche all'interno degli stessi confini europei. Messaggi di cordoglio e rispettosa ammirazione sono giunti, ad esempio dalla Commissione europea, da Mario Monti e da Angela Merkel. Ma lo stesso non può dirsi per le reazioni espresse dalla gente "comune". La stragrande maggioranza dei cittadini britannici, lontani dagli ambienti dorati ed ovattati degli esclusivi clubs e dalle aristocratiche ed élitarie logge, hanno accolto la notizia con comprensibile indifferenza. Altri addirittura hanno accolto la notizia con reazioni di giubilo, come una sorta di liberazione: migliaia di persone si sono riversate nelle strade inglesi, gallesi, scozzesi e irlandesi per esprimere il loro entusiasmo. A ben vedere queste manifestazioni popolari sono state etichettate da subito dai media nazionali ed internazionali come macabri festeggiamenti irrispettosi per la morte di un ex capo di Stato ma, ripercorrendo le tappe della vita della Thatcher, si può carpire il perchè così tante persone abbiano da tempo voluto scrollarsi di dosso questa figura: l'incarnazione  – per molti – del liberismo più sfrenato e del cinismo più spregiudicato. Ma a parte tutto, c'è da dire che al pari della famiglia reale, Margaret Thatcher è stata per anni il simbolo stesso dell'Inghilterra e, per le sue condotte politiche, viene oggi ricordata come una donna risoluta, ma nel contempo spietata.

 Dalla Pena di Morte all'abolizione del Welfare – The Milk Snatcher          

Protagonista dell'ala conservatrice di Westminister sin dai primi anni '60, si distinse da subito per le sue scelte intransigenti, contribuendo massicciamente all'abolizione dello Stato sociale. Fu uno dei pochi politici a votare a favore del mantenimento della pena di morte, dimostrando un atteggiamento repressivo e retrogrado. Quando nel 1970 i conservatori salirono al potere, la Thatcher divenne ministro dell'istruzione e, in questo periodo, portò avanti una politica di pesanti tagli tra i quali l'abolizione delle forniture scolastiche di latte per i bambini dai 7 agli 11 anni che le valse il soprannome di ''milk snatcher''(la ruba latte). Nel 1976, a seguito di una digressione "critica" nei confronti dell'Unione Sovietica, venne definita da un giornalista russo la ''signora di ferro'', titolo che la accompagnerà fino alla morte. Anche se in realtà – dietro il paravento della Guerra fredda – la linea perseguitadalla Thatcher fu pressocché identica a quella perseguita da Mickhail Gorbachev: entrambi falsi profeti di un liberismo esfissiante e allineato agli interessi delle grandy lobby. Entrambi – a ben vedere – furono fautori di un appiattimento e di una compressione dei diritti sociali dei popoli, senza precedenti, applicando una sorta di "egalitarismo al ribasso", strizzante l'occhio allo stalinismo. Nel 1979 le elezioni parlamentari registrarono una pesante sconfitta dei labouristi e un' importante vittoria del Partito conservatore, che potè finalmente presentare il suo nuovo Prime Minister, prima donna della storia a Downing Street, ovvero Margaret Thatcher. Da qui in avanti la Thatcher si macchiò di crimini indicibili, dimostrandosi capace di ridurre in schiavitù ed in miseria intere classi della popolazione d'Inghilterra, che, come ben sappiamo dalla storia, è ed è stata per secoli una delle nazioni più floride e potenti al mondo. La lotta perdurata cinque anni con le associazioni sindacali del Paese, vide una netta vittoria della Thatcher e dello Stato, che costrinse migliaia di lavoratori dei ceti più bassi alla disoccupazione. Ne sono un esempio inoppugnabile le decine di pellicole di denuncia del sistema tatcheriano nei confronti dei minatori e dei portuali britannici, ridotti sul lastrico, i quali eredi stentano ancor oggi la ripresa. (vedi video in allegato)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 La Questione Irlandese e la Morte dei Giovani Minatori                                 

Nei primi Anni '80, in piena rivolta dei giovani dell'IRA nei confronti dell'imperialismo britannico ai danni dei cittadini irlandesi, la situazione carceraria dei prigionieri repubblicani si fece sempre più grave. I detenuti venivano spesso costretti a rimanere nudi e a digiunare per giorni, oltre i numerosi maltrattamenti che chiaramente non possono essere ufficializzati. Il precedente governo aveva spogliato i membri dell'IRA dello status di prigionieri politici, sulla falsa riga della legge reale italiana. Le molteplici proteste dei militanti culminarono nello sciopero della fame dell' 1981 che, a causa della fermezza tatcheriana, vide morire dieci giovani, primo dei quali Bobby Sands

 Le Spifferate di Pinochet – L'ottimo compagno di tè                                          

Anche in campo internazionale (come detto nell'articolo pubblicato in data 9 Aprile: vedi allegato) non mancarono atti di deliberato cinismo e spietatezza. In occasione del conflitto Malvinas-Folklands tra Argentina e Regno Unito, Margaret Thatcher non esitò ad inviare ingenti convogli via mare a via aerea per reprimere duramente l'opposizione nemica, provocando centinaia di morti. Nel complesso mille, per l'esattezza, tra un fronte e l'altro. La risoluzione del conflitto in favore della Thatcher si ebbe, oltre che per la forza militare britannica ampiamente superiore a quella avversaria, anche e soprattutto per le spifferate ricevute da Pinochet circa le strategie di guerra argentine. In seguito alla deposizione del dittatore cileno nel 1986, la Thatcher si schiererà contro ogni possibilità di processo ai danni di Pinochet, ricambiando il favore. Nonostante sia stata riprovata in seguito la responsabilità di Pinochet che, durante il periodo di regime massacrò più di tremila oppositori politici, i due ex capi di stato rimarranno ottimi compagni di tè.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Un Nuovo Mondo – Un Nuovo modo di pensare                                                

In merito al'approfondimento storiografico intrapreso in questi ultimi mesi dall'osservatorio Qui Europa, abbiamo constatato e provato come l'ex primo ministro britannico abbia contribuito più di ogni altro capo di Stato alla nascita e al consolidamento internazionale del sistema-gabbia che ci ha reso, oggi possiamo dirlo, inesorabilmente schiavi della spirale economico bancaria. Una dottrina finanziaria e politica che ha cambiato le sorti di mezzo pianeta in soli trent'anni di storia, generando infinite controversie e paradossi sociali. Questo modo di pensare – modello economico – è chiamato dal mondo occidentale liberismo, sulla falsa riga del termine libertà che, paradossalmente appunto, ha perso in questa accezione il proprio significato. In virtù dei sentimenti condivisi di condanna nei confronti dei movimenti terroristici della fine degli anni 70 in tutta Europa e con l'imminente e presunta "caduta" dell'impero sovietico, i partiti conservatori del mondo occidentale hanno potuto prendere il controllo dei propri paesi, instaurando, a livello sovranazionale, non soltanto una linea di condotta politica, bensì un nuovo modo di pensare. Il libero mercato ha trasformato l'economia del Vecchio Continente in un guazzabuglio, favorendo un fonomeno opposto a quello sbandierato per decenni: la creazione di grandi colossi lobbystici, e la progressiva ed inesorabile compressione dei fenomeni concorrenziali. Altro che concorrenza e libertà! Chiacchiere ed alibi, piuttosto. Il tutto, evidentemente, accompagnato da una poderosa e repentina decrescita qualitativa dei prodotti offerti sul mercato, a fronte di un netto innalzamento pubblicitario e dei prezzi.

 Un progresso senza anima, illusorio e liberticida                                                

Il piano, studiato da decenni, in particolare trovò una grossa accelerazione verso il suo compimento definitivo – processo ad oggi in corso, ma ovviamente molto avanzato – quando i grandi media del mondo, primo fra tutti la televisione, convinsero le popolazioni che l'importanza di un prodotto (di consumo così come politico) non afferiva alla qualità dello stesso, ma da come e quanto questo fosse stato reclamizzato. Un modo di pensare comune, questo, il più delle volte implicito, che ha ridotto l'uomo ad un'entità meccanica, privo di anima: niente più che un consumatore. E intanto le infrastrutture di fondamentale importanza per le basi dello stato sociale, fin dagli Anni Ottanta – sull'onda della reaganomics Usa – furono minate da continue privatizzazioni che tolsero di fatto ogni diritto al cittadino. Alla luce di quanto detto, ci si chiede allora il perchè questa grande filosofia liberista – caratteristica saliente di molti dei  governi occidentali – oggi non venga applicata anche al sistema bancario internazionale, ovvero: perchè quando fallisce una banca viene aiutata a ripartire? Ma non dovrebbe cadere nel baratro al pari delle aziende minori? dove è finita la tanto decatantata "libera concorrenza" classica e neoclassica, riesumata dagli eredi spirituali di Adam Smith, Von Mises e Von Hayek? Sono, ovviamente, domande retoriche ma che ci aiutano a comprendere i motivi più reconditi che portarono l'élite liberale verso l'inaugurazione di una "Nuova Era". Di un nuovo nuovo fittizio ed illusorio "progresso" che trovò terreno fertile proprio negli anni Ottanta. Margaret Thatcher ne fu una delle interpreti più fedeli per non dire la "sacerdotessa" posta dalla stessa élite "liberale", in cima alla piramide.

Giovanni Antonio Fois, Sergio Basile (Copyright © 2013 Qui Europa)

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LA GUERRA DI LADY THATCHER CONTRO I MINATORI – DIRITTI NEGATI
http://www.youtube.com/watch?v=4tmireupxpk

 

 

 

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