Lettera a Papa Francesco – Uniti contro la Grande Usura Internazionale – di Sergio Basile e Rocco Carbone

Mercoledì,  Gennaio 15th/ 2014

– di Sergio Basile e Rocco Carbone 

Lettera a Papa Francesco, Sergio Basile, Rocco Carbone, Padre Quirino Salomone, Giacinto Auriti 

Lettera a Papa Francesco – Uniti contro

la Grande Usura Internazionale

 

Alla C.A.

Sua Santità Francesco, Sommo Pontefice,

00120 Città del Vaticano

 

                                 Mitt.:

                                 Dott. Sergio Basile

         Racc A/R     Direttore Osservatorio Nazionale

                                 Indipendente sulle Politiche Ue – "Qui Europa" … Via…

 

                                 Rocco Carbone,

                                 Resp.le Nazionale “Sete di Giustizia”… Via…

                                                         

                                                                Oggetto:

                   L'Italia e l'inganno Usurocratico, nella società della

                                 Moneta-Debito: all'origine della Schiavitù

                                     Riflessioni su scritti ed esperienza di

                           San Bernardino da Siena e Prof. Giacinto Auriti

                                                        ______________

                  Richiesta di udienza col Santo Padre SS. Papa Francesco

                                   e di aiuto da parte delle famiglie italiane

                                                      contro l'usurocrazia

 

Lettera Inviata a Papa Francesco in data

Mercoledì 16 Ottobre 2013 – Roma, Catanzaro, Chieti

di Sergio Basile e Rocco Carbone

Lettera a papa Francesco - Moneta-Debito e Usurocrazia

 All'Origine della Schiavitù – La Moneta Debito                                                

Roma, Citta del Vaticano, Catanzaro, Chieti – Santità, visto l'inesorabile, irrefrenabile e gravissimo processo di disintegrazione sociale ed economica della nostra amata società italiana al quale stiamo assistendo spesso, nostro malgrado, da meri spettatori, ma anche in riferimento e piena solidarietà alle tragiche situazioni che stanno oggi vivendo i nostri carissimi fratelli spagnoli, greci, portoghesi, irlandesi, ciprioti ed europei in generale, ci permettiamo di rivolgerLe queste brevi ed accorate righe.  Lei Santità, nei giorni scorsi ha dichiarato: "Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia!" Reputiamo questa affermazione importantissima perché riconosce che c'è stata, ed è ancora in corso una battaglia, e noi sappiamo che essa è iniziata storicamente e si è incancrenita con l'avvento della moneta-debito avvenuta oltre tre secoli fa. Con l'avvento di essa, infatti, l'usurocrazia internazionale ha conquistato il mondo, sostituendo ai termini e concetti cristiani e di rilievo assoluto come "gratuità, amore al prossimo e libertà", termini e concetti come "debito usurocratico"; "egoismo sistemico"; "schiavitù da moneta-debito". Occorre ricordare sempre ed in ogni sede (come Lei, Santità, fa quotidianamente) che tutti i soprusi, le vessazioni, le persecuzioni, le miserie e i patimenti oggi indotti e perpetrati a danno dei popoli, riconducono a piccoli gruppi élitari di potere – più o meno occulti – dei quali abbiamo ampliamente parlato in centinaia di articoli e conferenze in giro per l'Italia e dei quali ci occupiamo quotidianamente dalle colonne dei nostri giornali e sul web. Gruppi che hanno il controllo della moneta e delle fonti di energia: quindi teoricamente invincibili! Ma solo teoricamente!

  La Missione della Chiesa e di tutti gli uomini davvero liberi e onesti      

Santità, riteniamo, pertanto, che per rimanere coerente al Vangelo di Cristo, la Chiesa Cattolica (intesa come "popolo di battezzati" e prelati) ma anche tutti gli Italiani onesti e di buona volontà (che non covano diaboliche e distruttive strategie di doppiogioco ispirate e pilotate da regie occulte) devono comprendere il senso assoluto delle Sue parole, ma anche andare oltre la funzione e l'immagine “dell'ospedale da campo” da Lei evocata, individuando e facendo conoscere la causa prima e reale delle battaglie e sostenendo strategie che portano a vincere definitivamente la guerra contro l'Usura nazionale ed internazionale, causa di tutti i mali, causa prima delle vergognose sacche di povertà esistenti nel mondo e di tutte le cosiddette "crisi economiche" e sperequazioni sociali. 

 Moneta-Debito e Usura                                                                                            

Santità, con questa nostra lettera aperta vogliamo portare alla Sua benevola attenzione il problema della moneta-debito e dire fermamente che "noi siamo per la proprietà popolare della moneta!". Oggi la moneta nasce di "proprietà" della banca che la emette prestandola ai cittadini. Noi – d'intesa con tutti gli enti ed organizzazioni nazionali ed internazionali, che ogni giorno interagiscono con le nostre redazioni – vogliamo che la moneta nasca di proprietà dei cittadini e – come sosteneva il grande ed indimenticato Prof. Giacinto Auriti, nostro comune riferimento – vogliamo, nell'interesse dei popoli, che sia accreditata ad ognuno come "Reddito di Cittadinanza".  Lei, Santità, ha affermato: «Io vedo con chiarezza che la cosa di cui la Chiesa ha più bisogno oggi è la capacità di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli, la vicinanza, la prossimità. Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia. È inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti! Si devono curare le sue ferite. Poi potremo parlare di tutto il resto. Curare le ferite, curare le ferite… E bisogna cominciare dal basso». Noi condividiamo a pieno il Suo pensiero nella comune lotta contro l'usurocrazia internazionale che ci umilia e uccide ogni giorno. Quanti suicidi! Quante vite spezzate! Quante famiglie distrutte! Quanti sogni infranti! Solo in tal senso, e sposando assieme questa causa, potremo cogliere tutti  il senso più profondo delle Sue affermazioni ed attualizzarlo, contestualizzandolo al nostro presente fuori da ogni inganno e luogo comune. Per il bene nostro, del prossimo, dell'Italia, dell'umanità!

 San Bernardino da Siena, il giusto che combatté l'usurocrazia                 

Giacinto Auriti  conosceva bene la devastante portata e i distruttivi effetti della moneta-debito, in quanto era particolarmente devoto di San Bernardino da Siena, giusto che seppe combattere l’usura senza tanto clamore esteriore o violenza contro gli usurai, ma creando sistemi alternativi senza praticare usura. Non gli mancarono i suggerimenti culturali e giuridici di indiscussa autorevolezza quali quelli di San Giovanni da Capestrano e San Giacomo della Marca. San Bernardino si distinse per il coraggio di attuare teorie preesistenti. La teoria di Auriti, da molti giudicata utopica, avrebbe avuto bisogno di un personaggio autorevole coma San Bernardino per spingerne l’attuazione. Nei dialoghi con il Papa Emerito è riportato, e noi possiamo attestare di averlo più volte sentito ripetere dal Professore: “Ora ci sarebbe bisogno di un San Bernardino”. Di qui la proposta di nominare San Bernardino Dottore della ChiesaBenedetto XVI era molto propenso: in tempi non sospetti il francescano fra Quirino Salomone veniva incaricato di conservare le tante lettere di adesione di Vescovi, Cardinali e personalità laiche. La pontificia Università Antonianum di Roma sta preparando la scheda ufficiale da presentare alla Commissione della Causa dei Santi per tale riconoscimento. Le migliaia di discepoli di Auriti già lo invocano come loro Protettore. Per questo, in conclusione, nell'approfondimento allegato alla presente – inerente all'episodio evangelico delle tre tentazioni di Satana a Gesù, nel deserto – è doveroso da parte nostra presentarle il pensiero e la riflessione dello stesso indimenticato Prof. Auriti, già amico e sincero interlocutore del suo predecessore Papa Benedetto XVI.

 Un Cancro che consuma l'intera umanità                                                        

Santità, alla luce di quanto detto, di queste riflessioni – e dell'approfondimento in allegato alla presente, che invitiamo vivamente Sua Santità a leggere – fiduciosi nella Sua Provvidenziale guida in questi tempi bui e nella profonda sensibilità che Lei, Padre Santo, sta dimostrando verso questa piaga che oggi più che mai affligge l'intera umanità (cancro all'origine di tutte le guerre e di tutti i traffici illegali) siamo sicuri che Lei vorrà condividere con noi questa battaglia e non tarderà a manifestarci il Suo sostegno, magari riservandoci più tempo e spazio – nelle modalità che Lei vorrà – per poterle illustrare meglio i termini di questa battaglia per la giustizia cui l'intera umanità anela. Con Gratitudine ed Immensa Stima filiale.

Sergio Basile, Direttore "Qui Europa" 

Rocco Carbone, Resp.le Nazionale "Sete di Giustizia"

 

 Allegato – Seconda Parte della lettera a Papa Francesco                                          

Lettera a papa Francesco - Moneta-Debito e Usurocrazia

 Le Origini della Moneta-Debito  e la Grande Tentazione                             

Santità, Giacinto Auriti individua nelle singole tentazioni nel deserto, la genesi etica e culturale della moneta-debito, ma anche la funzione della stessa come strumento di dominio assoluto sui popoli. Nel famoso episodio biblico, in questione, Satana come noto incontra Cristo nel deserto dopo che Nostro Signore ebbe digiunato per 40 giorni. Satana, nel primo dialogo,  propone a Gesù di trasformare le pietre in pane, esponendolo così a quella che tradizionalmente viene definita “tentazione”. Secondo il Prof. Auriti questa interpretazione non è accettabile fino in fondo, o meglio risulta piuttosto restrittiva. Questo perché la tentazione è sempre relativa ad un peccato, e mangiare pane dopo quaranta giorni di digiuno è moralmente ineccepibile. Ovvio! Chi infatti suggerisce come interpretare correttamente le parole di Satana è proprio Nostro Signore quando, rispondendo a Satana, afferma che "non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio". Invece, le parole uscite dalla bocca di Satana, vanno interpretate ipotizzando per assurdo che per un momento lo stesso Cristo avesse accettato l’invito di Satana e le conseguenze del suo ingannevole dialogo. Invito, cioè, a trasformare le pietre in pane. Se ciò si fosse avverato Satana avrebbe potuto obiettare a Cristo che il merito per avergli dato il consiglio sarebbe stato il suo e in tal modo Cristo sarebbe stato trasformato, paradossalmente, da “padrone” a “debitore” del suo pane. Cioè, del pane che egli stesso aveva creato dal nulla.

 Umanità Ingannata                                                                                                   

Questa ipotesi della creazione di un oggetto di valore, da uno di valore nullo, si verifica puntualmente nell’emissione della moneta nominale:  quando la banca centrale emette moneta prestandola, induce la collettività a crearne il valore accettandola, ma contestualmente la espropria e la indebita di altrettanto, proprio come avrebbe fatto Satana se Cristo avesse accettato la proposta di trasformare la pietra in pane.Se al posto della pietra consideriamo la carta, ed al posto del pane l’oro, al posto di Satana la banca, si riscontrano nell'emissione della moneta nominale (moneta-debito), tutte le caratteristiche della tentazione di Satana”.

 Da Proprietari a Debitori –  La Tentazione Satanica nell'Età Moderna   

È appunto con la costituzione della Banca d’Inghilterra e del sistema delle banche centrali, che tutti i popoli del mondo sono stati trasformati – loro malgrado – da proprietari in debitori ineluttabilmente insolventi del proprio denaro. Ma – in tal senso, e per ricollegarci con quanto asserito – le tentazioni di Satana secondo Auriti vanno valutate globalmente. Particolarmente significativa, infine, è la terza tentazione: la terza volta che Satana parla a Cristo gli propone di poter dominare su tutti i popoli se solo si fosse prostrato ad adorarlo, cioè se fosse sceso dall’altare per farci salire Satana. Secondo l’analisi del prof. Auriti questo si è verificò dapprima nel 1538, con la subordinazione del potere religioso a quello politico, quando il Re d’Inghilterra Ennrico VIII diventò anche capo della religione protestante anglicana sovvertendo l’ordine gerarchico del Sacro Romano Impero (per il quale l’autorità politica era autonoma ed eticamente subordinata alla sovranità religiosa, intesa altresì come riferimento assoluto di legge morale), e poi nel 1673 quando, con l’approvazione del Test Act da parte del Parlamento Inglese, i Protestanti dichiararono illegittima l’Eucarestia Cattolica e la Transustanziazione.

 Nascita e Accidenti del Moderno Sistema Bancario                                       

Dopo aver tolto Dio dall’altare – con la negazione dell’Eucarestia Cattolica (massima insubordinazione) – e fondata la Banca d’Inghilterra (insubordinazione dei popoli ad una élite di occulti privati senza scrupoli) il protestantesimo entrò in Europa creando nel contempo la "Banca Protestante": cui presidente, il Neker, divenne consigliere di Luigi XIV. Successivamente – e non a caso, dunque – il Commonwealth, divenne l'impero più grande della storia: “tutto il mondo è Commonwealth, Tutto il mondo è colonia monetaria”. Infatti la differenza sostanziale tra Sacro Romano Impero e Commonwealth Britannico è nella moneta e nel concetto giuridico dei territori conquistati: nel primo gli abitanti delle “provincie” sono “portatori” della moneta, nel secondo gli abitanti delle “colonie” ne sono “debitori”. Il tutto trova sintesi ideale proprio nel passo evangelico che recita "se ti prostri e mi adorerai…!" La prima conseguenza fu la disintegrazione delle monarchie cattoliche della vecchia Europa, in quanto esse si indebitarono senza contropartita verso i banchieri per la moneta satanica da questi emessa – a costo nullo – e che gli stessi re avrebbero potuto emettere gratuitamente per proprio conto senza indebitarsi. Ciò, per l'appunto, dopo aver ceduto alla tentazione ed essersi prostrati al sistema.

 L'Ultima Tentazione, l'Ultimo Inganno                                                             

Infine, in riferimento alla seconda tentazione di Satana – "gettati dalla cima del tempio" – e al sistema bancario moderno, Auriti elaborò il seguente geniale assunto: "chi è già padrone di tutto il mondo e di tutto il denaro del mondo, anche se ne sia solo creditore, non desidera altra sovranità e ricchezza perché già le possiede, ma ha solo sete di vanagloria". La morale del "passo" può riflettersi nell’etica economicistica dell’ “È giusto ciò che conviene, non conviene essere giusti”. "Etica" spesso alimentata dall'ingiustificata quanto diabolica vanagloria.

Roma, Catanzaro, Chieti – Mercoledì 16 Ottobre 2013

Sergio Basile, Direttore "Qui Europa"  

Rocco Carbone, Resp.le Nazionale "Sete di Giustizia"

 

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  Approfondimenti e Altri Allegati                                                                                        

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