Putin: con l’Ue cooperazione “condizionata”

Martedì, Giugno 5th / 2012

– di Maria Laura Barbuto –

Unione Europea / Russia / San Pietroburgo / Vertice / Rapporti Russia – Ue / Siria / Integrazione eurasiatica / Cooperazione / Wto / Schengen / Libera circolazione / Liberalizzazione mercati Energetici / Gazprom / Estrazione Gas Naturale / Vladimir Putin / Manuel Barroso / Hernan Van Rompuy  

Russia – Ue: il 29esimo vertice non

cambia le carte in tavola. Con l'Ue

solo cooperazione condizionata 

Putin impone all'Ue le sue priorità:

Meno vincoli alla circolazione dei cittadini russi;

"No” alla liberalizzazione dei mercati energetici

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

San Pietroburgo, Strelna – Russia ed Unione Europea ancora a colloquio: ieri, il 29esimo vertice per i rapporti tra Mosca e Bruxelles ha avuto luogo a Strelna per discutere di argomenti scottanti come quelli che riguardano la situazione della Siria, la crisi dell’Eurozona, l’ingresso della Russia nell’Organizzazione Mondiale per il Commercio e la liberalizzazione dei visti per eliminare le barriere che, ad oggi, costituiscono per i russi limiti di circolazione nel Vecchio Continente. I presidenti della Commissione europea e del Consiglio europeo, Manuel Barroso e Hernan Van Rompuy, sono stati ospiti del presidente russo Vladimir Putin il quale ha chiesto loro una maggiore cooperazione da parte dell’Europa per avviare relazioni importanti con l’Unione e per dare il via ad un’ipotetica integrazione euroasiatica.

Mosca-damasco-Bruxelles – l'Ue, la Russia Il nodo Siria

I rappresentanti europei, invece, hanno fatto pressione sulla Russia affinchè Putin decida di percorrere la stessa strada degli europei nei confronti della Siria, punto che difficilmente verrà accettato, dati i rapporti commerciali e politici che Mosca intrattiene con Damasco. Nonostante Barroso abbia ribadito che “rivedere” i limiti di circolazione nello spazio europeo sia un obiettivo che l’Ue si propone di portare a compimento, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che “fino a quando saranno presenti tali vincoli per i cittadini russi, la cooperazione tra Mosca e l’Ue sarà praticamente impossibile”. Mentre, quindi, la Russia chiede la revoca dei visti in tutta la zona Schengen per i propri cittadini, l’Unione Europea continua a fare la voce grossa in tema di diritti umani o qualcosa che vorrebbe far passare come tali.

  La liberalizzazione dei mercati energetici  

Intanto, anche la liberalizzazione dei mercati energetici proposta da Bruxelles viene guardata con diffidenza dai “cosacchi”: il divieto per le compagnie di estradizione di gas naturali di possedere proprie reti di distribuzione nel territorio europeo farebbe storcere il naso a Gazprom, compagnia russa che risulta come il maggiore estrattore al mondo di gas naturale. Mosca, si prepara anche a fare il proprio ingresso nel Wto, previsto – per come confermato dal vice primo ministro Igor Shuvalov –  per il 20 luglio prossimo. Al tramonto del 29esimo vertice Russia-Ue, pare che non sia cambiato nulla: ognuno guarda sempre i propri interessi senza fare sforzi concreti per la cooperazione. Anche se a quanto pare la "cooperazione" per il progresso euroasiatico passerebbe per l'ulteriore potenziamento delle multinazionali del gas – ed accordi per contratti milionari – da una parte (contratti per i quali l'Ure, come dire, farebbe "carte false". Per usare un "eufemismo poco fantasioso") e per il lascia passare di ogni "sorta di soggetti" più o meno coscienziosi e rispettosi della legalità, dall'altra. In luglio la risposta al dilemma. 

Maria Laura Barbuto (Copyright © 2012 Qui Europa)

 

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