L’avvento dei tecnici e la profezia di Topolino

Sabato Maggio 19th /2012

– di Silvia Laporta –

Europa / Unione europea / Bruxelles / Italia / Crisi / Janusz Lewandowski / Bilancio Ue / Commissione Europea / Ecofin / Barroso / Topolino / Profezia / Disastro dei tecnici  / Topolino / Profezia / Micky Mouse /  Avvento dei tecnici e l'inasprimento della tassazione  / Walt Disney  

La sconcertante profezia di “Topolino” e

l'estrema coerenza Ue in tempo di crisi

Chiesti aumenti di bilancio, ma per una crescita

impossibile

Tercnici al governo: Topolino aveva previsto tutto!

Bruxelles – Dopo la presentazione del Progetto di bilancio Ue dello scorso 25 Aprile da parte della Commissione europea, gli undici paesi cosiddetti 'poveri' dell'Unione, nelle scorse ore, hanno firmato una lettera, consegnata durante l'Ecofin e destinata al Consiglio europeo. La suddetta lettera chiede  ai governi dei 27 Stati, di approvare la proposta della Commissione Europea, riguardo l’aumento del “Bilancio europeo 2013”, in modo – si pare – da poter pagare le fatture per gli impegni già presi ed eseguiti. La richiesta è arrivata da Polonia, Portogallo, Romania, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Slovacchia, Malta, ma anche della poco europeista Ungheria e dell'entrante Croazia. Il Commissario Europeo per il bilancio, Janus Lewandoski, aveva avanzato la proposta di un aumento del bilancio di circa il 6,8% del livello dei pagamenti, per un totale di 137,9 miliardi di Euro. Lewandoski ha tuttavia spiegato che “nei conti c'è un buco di 11 miliardi di euro, dovuto alla differenza – nella struttura del bilancio Ue – tra gli stanziamenti per gli 'impegni di spesa' e quelli per i 'pagamenti” .

 Quel piccolo particolare che guasta 

Sostanzialmente durante un periodo finanziario di 7 anni, gli Stati membri, selezionano e avviano progetti, come la costruzione di ponti o autostrade, che vengono in parte finanziati dall’Unione europea. Gli Stati membri inizialmente pagano le spese poi, secondo l’attuale funzionamento legislativo del sistema, chiedono alla Commissione il rimborso della parte finanziata dall’Ue. I numeri delle domande di rimborso crescono progressivamente fino alla fine del periodo finanziario (il 2013 sarà l’ultimo anno del periodo attuale). Allora accade che la Commissione Ue, non volendo più pagare le conseguenze degli impegni presi in passato, decide di stanziare più fondi. C’è solo un particolare: i finanziamenti, in ultima istanza, provengono sempre dalle casse e dai portafogli degli Europei, alla faccia – si fa per dire – della finanza speculativa.

  Rimpalli e Irresponsabilità dei tecnocrati  

Nella loro lettera gli 11 paesi “poveri” hanno inoltre chiesto di evitare ''ritardi o pagamenti parziali'' dei ''rimborsi per spese gia' sostenute''. Affermano che ogni taglio ai pagamenti ''sarebbe artificiale e non giustificato da reali necessità'', e che i tagli ''minerebbero la fiducia dei cittadini e delle imprese''. Essi hanno, inoltre, definito ''cruciale il rispetto degli impegni presi in passato, in quanto unanimemente accettati da tutti gli stati membri'' . L’iniziativa proposta, durante il Consiglio dei ministri finanziari (Ecofin)  ha trovato il sostegno di Italia, Grecia, Belgio, Repubblica Ceca, Slovenia e Irlanda. Sull’altro fronte, quello dei cosiddetti “ricchi” – con UK, Germania, insieme a Olanda, Finlandia e Austria – ci si è imbattuti, invece, con una netta opposizione riguardo possibili aumenti. La Francia, finora contraria, potrebbe però avere un “cambio di opinione” a seguito dell’intervenuto “cambio di governo”. Vedremo!

 L’amore per il particolare e l’indifferenza per il generale 

Ma a parte tutto, ed a parte i perentori quanto “miracolistici” aumenti di bilancio, i veri problemi restano le inique e disumane misure di austerità e la speculazione finanziaria: elementi che richiederebbero iniziative coraggiose ma tutto sommato semplici da parte della tecnocrazia Ue. Per contro lo sporco ed impopolare lavoro affidato ai tecnici: lavoretto che fa sentire i suoi effetti disastrosi sulle condizioni economiche di tutti i paesi membri. Paesi rappresentati da leaders europei che ora – anziché unirsi su un combattimento comune nei confronti della radice del cancro – sembrano dividersi su questioni tutto sommato secondarie. Qustioni, come visto, inerenti alla richiesta di fondi all’Ue per incentivare una ripresa che allo stato attuale non potrà venire mai! Per Costituzione!

 Topolino – Quella curiosa profezia sull’avvento dei tecnici, a Pag. 17 

Allora fa davvero pensare e sorridere la notizia apparsa nei giorni scorsi sulla rete, in merito ad una presunta profezia sull’attuale crisi nell’Ue, riconducibile addirittura ad uno dei fumetti più amati dai teenagers e non solo:Topolino. La profezia di Topolino, per l’appunto! Una sorta di premonizione datata 1993, e precisamente apparsa sul celebre fumetto Disney (numero 1956) il 23 maggio 1993, alla pagina n. 17 (numero che nella smorfia napoletana simboleggia proprio la disgrazia). Il fumetto, nello specifico, faceva riferimento alla necessità di superare una crisi finanziaria a Paperopoli, facendo affidamento no sul sindaco della città , ma bensì su un governo di super-tecnici scelto ad hoc tra i più irreprensibili – sul “mercato” – cui affidare l’impopolare e sporco compito di inasprire la tassazione alo stremo e reperire dollari sonanti per le patrie casse. Sembra proprio – e senza ricorrere ad eccessivi sforzi d’immaginazione – la beffarda parodia di un professore, detto “Super Mario”, chiamato d’urgenza dall’alto, a risolvere i problemi dell’Italia con mosse sporche ed impopolari. E se il fumetto lo avessero scritto Mario Monti o Giorgio Napolitano? Buffo ma, sarcasticamente plausibile!

Silvia Laporta  (Copyright © 2012 Qui Europa)

 

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