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La Denuncia di Euristeo – Ridatemi il Treno! 

Calabria – La Sacrosanta e Generosa Protesta di un

pendolare rossanese che non si dà per vinto… 

L'Appello – Difendiamo la ferrovia della fascia Jonica 

Nella protesta il sostegno di due testimonial d’eccezione:

Francesco Guccini e Pippo Giordano

Comunicato Stampa di Euristeo Ceraolo

Iniziativa di Libero Confronto, Pensa e Scrivi – di "Qui Europa" 

  La Denuncia                                                                                                                

Rossano (CS) – di Euristeo ceraolo – Sbaglio o si era sbandierato il ripristino dei treni a lunga percorrenza come l'intercity “Milano- Crotone" e… viceversa? Della serie la protesta non va in vacanza! Non solo è aumentato il disagio per il trasporto ferroviario con i vari cambi per arrivare a destinazione,  ma è esageratamente aumentato anche il costo del biglietto da € 82,00 a € 100,00 circa. Tutto per scoraggiare l'utenza ad utilizzare la strada ferrata e di questo periodo chi paga il danno maggiore è il turismo, con serissime ricadute – tra l'altro – sull’impatto economico e il pil regionale. Con chi me la devo prendere? La notizia di questi giorni è la nomina del nuovo presidente delle ferrovie nazionali Lamberto Cardia. Ah, ecco….!!!

 Un pò di Storia                                                                                                             

Ma facciamo un piccolo salto nel passato. Il 6 marzo 1870 venne inaugurato il tronco di Rossano della ferrovia Taranto–Reggio Calabria (esso collegava anche comuni del cosentino come Trebisacce, Sibari e Corigliano). Il progetto, che si inseriva nell'impianto dell'nsuperata opera borbonica, era risalente al 1861 (cioè all'unità d'Italia … poi il vuoto più assoluto) e venne messo in esecuzione nel 1866 partendo dalle due estremità (Taranto e Reggio). Dopo quello di Rossano, il 16 giugno 1870 si inaugurò il tronco di Cariati (passando per Mirto) ed il primo giugno 1874 quello di Crotone. La linea entrò definitivamente in funzione nel 1876. Oggi  sotto gli occhi di tutti vi è però un altro "spettacolo": l'abbandono pressocché totale delle stazioni ferroviarie Joniche (che tristezza!). Eppure, un tempo non  troppo lontano non era così… la stazione di Rossano negli anni ‘59-'60 – ad esempio – risultò essere la prima stazione del compartimento di Reggio Calabria per accoglienza, cura e organizzazione.

 La Protesta – Secondo il "pendolare Euristeo"                                                 

Ma tornando alla nostra storia "contemporanea", voglio ricordare ai lettori –  ed a parlare è ora il "pendolare Euristeo" – che circa un anno fa a Forlì si organizzava una particolare forma di protesta per riportare agli antichi e “gloriosi splendori” il collegamento del Sud Italia con quello del Centro-Nord e richiedere con forza il ripristino di alcuni treni, tra i quali quelli a lunga percorrenza, come l’Intercity  Milano–Crotone (simbolico ponte di unificazione reale per l'intero territorio nazionale). Essa mirava in pratica a riottenere il legittimo e sacrosanto collegamento ferroviario con il Sud del Paese. La protesta, quanto mai singolare, ha visto tra l'altro la partecipazione di alcuni VIP del tessuto romagnolo e un gruppo di amici che, “armati” di valigia di cartone,  hanno occupato il piazzale della Ferrovia Forlivese e manifestato in modo creativo (vedi video in allegato) il disagio creato dalla barbara ed ingiustificata soppressione del collegamento, raggiungendo l’attenzione dell’opinione pubblica, nonché, delle testate giornalistiche nazionali con il titolo di  "Ridatemi il treno và!".

 Una Doverosa Metamorfosi                                                                                   

In breve tempo i tantissimi cittadini disagiati – per causa dei disastrosi tagli alle tratte a lunga percorrenza – si sono trasformati in cittadini organizzati nel CIUFER (Comitato Italiano Utenti delle Ferrovie Regionali) al quale il sottoscritto aderisce. A dar maggior risonanza mediatica alla "causa" – come detto – è poi giunto il gradito contributo di due testimonial d'eccezione, Francesco Guccini e Pippo Giordano. Per "convincere" Guccini a farsi fotografare per l’iniziativa ho dovuto  inventarmi uno slogan che in parte gli appartiene: "Ridateci la Locomotiva Perduta" (Intercity Milano-Crotone).

 Ridateci la "Locomotiva Perduta" – Intercity Milano-Crotone                  

Sono riuscito ad incontrare il cantautore (in questi giorni in giro per l’Italia e tutto intento – ironia della sorte – a presentare il suo nuovo libro dal titolo “Dizionario delle cose perdute”) citandogli  il titolo di una delle sue canzoni  “La Locomotiva” e mostrandogli lo slogan coniato anche grazie alle parole di quella sua nota canzone. Ma a pensarci bene (caro Francesco) una cosa perduta c’è:  ed è proprio "La Locomotiva"! L’altro gradito supporto ci è  poi giunto da Pippo Giordano, ex ispettore  DIA (Direzione Investigativa Antimafia) di Palermo, negli Anni Ottanta uomo in prima linea nella lotta a Cosa Nostra.

 L'Appello – Pendolari d'eccezione                                                                         

Giordano ha collaborato – tra l'altro – con Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Ninnì Cassarà e la sua esperienza è oggi diventata un libro, dall'emblematico titolo: “Il sopravvissuto”.  L’ispettore Giordano è infatti l'unico superstite di una memorabile e tragica stagione di sangue. Giordano, oggi, non perde occasione per ricordare e ribadire con fermezza alle vecchie e nuove generazioni l’importanza di un mondo senza mafie, nel pieno rispetto della legalità e della giustizia, sempre impegnato in conferenze all'interno di "teatri  strategici" e popolari come scuole, università, associazioni e piazze di mezza Italia. Oggi anche Giordano sposa dunque la nostra iniziativa con lo slogan: “Pippo Pendolare – Ridatemi il treno và” (vedi foto in copertina). Quanto a me, che dire: "speriamo mi ridiano il treno… per scendere a Rossano!".