Il Vero Significato della Moneta: lo Schiavo è chi non lo comprende!

Lunedì,  Novembre 25th/ 2013

– di Nicola Arena: Rubrica: Sete di Sovranità e Giustizia  

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Il Vero Significato della Moneta: lo Schiavo è chi

non lo comprende! 

Il Valore della Moneta come strumento di misura. Ecco

perchè non si può che essere per la "proprietà

popolare della moneta" 

 

di Nicola Arena, Sete di Sovranità e Giustizia

Giacinto Auriti - Senso della Moneta.tif

 Per comprendere davvero il significato della moneta                                    

Roma – Per comprendere davvero il significato di "moneta" bisognerebbe osservare e abbracciare il creato (dalle galassie ai pianeti, agli spazi siderali) e l’essenza di tutti gli esseri viventi e degli oggetti inanimati, delle montagne, dei fiumi, degli oceani di tutte le infinità di piante ed esseri viventi che ne popolano gli spazi. Ma perché dovremmo sforzarci mentalmente per trovare analogie fra cose apparentemente così lontane fra loro? Semplicemente perché non sono poi così distanti. Quando osserviamo un deserto o l’orizzonte sul mare cosa notiamo? Distese immense, ovvero distanze che esistono e che sono state create per noi. Quando osserviamo gli animali, le piante, la materia in genere, notiamo i loro colori, le loro forme, riusciamo ad immaginare persino il loro peso. Siamo proiettati quindi all’interno di un sistema finito dove esiste già tutto basta solo osservare, comprendere ed utilizzare per i nostri bisogni con il massimo rispetto.

 

 L'Esistenza di Dio e il "Primo Principio della Termodinamica"                  

 

L’esistenza di Dio è confermata da tutto ciò che ci circonda e che basta semplicemente osservare. Persino attraverso una grande verità scientifica, come il primo principio della termodinamica, che rappresenta una formulazione del principio di conservazione dell'energia e afferma che: "l'energia di un sistema termodinamico non si crea né si distrugge, ma si trasforma, passando da una forma a un'altra". In pratica significa che tutto esiste già e noi non possiamo crearlo, possiamo solo trasformare le cose per il nostro fabbisogno e benessere. Per trasformare le cose c’è bisogno di misurarne le quantità, utilizzando una parte delle quantità stesse come riferimento, cioè le unità di misura: della lunghezza, del peso, del tempo… e soprattutto del Valore.

 Qui entrano in gioco le misure…                                                                            

L’uomo per semplicità e per convenienza ha inventato dei sistemi per quantificare le distanze. Utilizzando una parte di esse come unificazione convenzionalmente accettata da tutti. Così nacquero varie unità di misura e sottomultipli di esse: Passo veneto, yarda, pollice, spanna, metro ecc. Nacquero le prime fabbriche per la produzione dei “metri”: metro da sarto, flessometro, righello metrico,  metro ripiegabile ecc.. Volendo adesso controllare “l’ovvio” possiamo notare che la fabbrica può produrre lo strumento di misurazione,  possedendone il brevetto per la costruzione e quindi Si appropria del diritto di produrre “lo strumento che misura la lunghezza” utilizzando un campione di una grandezza fisica esistente, ma non può appropriarsi della “Lunghezza” perché questa già è insita nel creato.

 I Sistemi Ponderali                                                                                                     

Alche altre unità di misura sono state inventate Convenzionalmente per misurare il peso degli oggetti. Ad esempio in Oriente antico si utilizzavano come pesi le pietre semplicemente livellate da un lato oppure modellate ad esempio in forma ellissoidale con le estremità appiattite, oppure in forma di animale (pesci, anatre, leoni e bovidi vari, stambecchi, gazzelle, falchi, ippopotami, topi, rane) o di figura umana. Sovente un'iscrizione indicava il peso e l'unità di misura rappresentata. I musei conservano molti di questi pesi. Ogni nazione adottava le proprie unità di misura e nei paesi anglosassoni tuttora si utilizza la libbra, lo stone, l’oncia. Nel sistema metrico internazionale è usato il grammo ed i suoi multipli e sottomultipli: etto, Kilogrammo, tonnellata, milligrammo ecc. Gli strumenti di misurazione adeguatamente calibrati sono quindi costruiti da fabbriche che, possedendo il brevetto per la costruzione, hanno il diritto di produzione dello “strumento che misura il peso” utilizzando un campione di una grandezza fisica esistente, ma non possono appropriarsi del “peso” perché questo è una caratteristica dei corpi e quindi già fa parte del creatoSi dovrebbe parlare più correttamente di massa, ma non stiamo però qui a specificare il concetto fisico, perché non è nel nostro intento.

Giacinto Auriti - Senso della Moneta.tif

 Il Valore delle Convenzioni                                                                                     

Questi brevi esempi servono per spiegare un concetto fondamentale, ovvero che ogni unità di misura è un’invenzione dell’uomo e deriva da necessità pratiche. Inoltre va evidenziata una realtà (ampiamente marcata nei numerosi video del professor Giacinto Auriti) cioè che ogni unità di misura possiede la qualità di quello che deve misurare (il metro ha la qualità della lunghezza, perché misura la lunghezza – il Kilogrammo ha la qualità della pesantezza perché misura la pesantezza e cosi via). Le convenzioni, sono delle fattispecie giuridiche oggetto di diritto atte a regolare, legittimare e rendere convenienti questi strumenti sempre al servizio dell’umanità.

 La Misurazione del Tempo                                                                                     

Per quanto riguarda l’aspetto temporale della nostra esistenza, da tempi lontani l’uomo ha cercato di misurare il ciclo vitale e il susseguirsi delle stagioni della fase diurna e di quella notturna, stando sempre in simbiosi con la natura, sentendone gli effetti e servendosi di quei comportamenti naturali che ne scandivano il cambiamento. Con la tecnica si utilizzarono questi elementi per creare un sistema di misurazione del tempo. Le clessidre, i calendari solari, quelli lunari, le meridiane, gli orologi a pendolo e quelli meccanici per arrivare ai più moderni e sofisticati sistemi di misurazione infinitesimale del tempo come gli orologi atomici. Per semplificare, oggi esistono moltissime fabbriche produttrici di orologi che, possedendo il brevetto per la costruzione, possono quindi produrre lo “strumento di misura del tempo” ma non possono appropriarsi del “tempo” perché questo è una creazione di Dio, non materiale, ma solo percettibile attraverso i suoi effetti, ed è immutabile.

 La Moneta come unità di misura del Valore                                                    

Come per altre unità di misura, per rendere più semplici gli scambi commerciali, ove non era più possibile col baratto, l’uomo ha inventato la moneta come unità di misura del valore e come abbiamo spiegato precedentemente, ogni unità di misura ha la qualità di quello che deve misurare: quindi la moneta misura il valore perché ha valore convenzionalmente accettato. Come la fabbriche che producono i flessometri o le aste graduate non possono essere proprietarie della lunghezza; come le fabbriche che producono bilance o pesi calibrati non possono essere proprietarie del peso (caratteristica fisica di tutti i corpi); come le fabbriche che producono orologi, non possono essere proprietarie del tempo, così anche le banche che producono strumenti monetari non possono essere le proprietarie del valore economico, che è creato dall’uomo per convenzionzione ed è rappresentato nello strumento moneta.Come affermava il grande professor Giacinto Auriti: "chi crea il valore della moneta è la gente che accettandola in cambio di beni e servizi, ne prevede l’utilizzo futuro". Quindi attraverso i vari passaggi fra accettanti si crea la circolazione economica. Più avviene velocemente questa circolazione e maggiore sarà il valore della moneta, cioè il potere d’acquisto.

 Moneta e dovere tecnico e morale dello Stato                                                 

Uno stato può e deve quindi creare moneta a sufficienza per soddisfare  le necessità dei propri cittadini, emettendo moneta e accreditandola ai cittadini stessi, i quali si tratterranno una parte per i propri bisogni vitali e una parte la destineranno all’origine per i fabbisogni della Nazione. Non occorrerà quindi pagare le tasse per avere servizi, le tasse serviranno solo per regolare la quantità di moneta in circolazione.

 Proprietà Popolare della Moneta                                                                         

Quando finalmente ogni cittadino avrà compreso l’importanza della Proprietà Popolare della Moneta, i politici saranno i "camerieri" (o meglio i fedeli ed onesti collaboratori) dei cittadini (oggi invece, come affermava Ezra Pound, "i politici sono i camerieri dei banchieri"). La moneta quindi ritornerà ad essere un semplice strumento di proprietà di ogni essere umano che finalmente ne potrà disporre a proprio piacimento realizzando così la piena indipendenza e la libertà di vivere in armonia con il creato.

Nicola Arena (Copyright © 2013 Qui Europa)

 

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 Articoli in Allegato                                                                                                                   

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