Ecco perchè stiamo con Gerard Depardieu

Lunedì, Gennaio 7 th/ 2013

– di Sergio Basile –

Tasse / Francia / Russia / Parigi / Sochi / Gerard Depardieu / Vladimir Putin / Dimitri Peskov / Radio Echo / Mosca / contributo eccezionale di solidarietà / "povei schiavi del sud" / principio di uguaglianza / Francois Hollande /  banche / partiti politici filo liberisti / cancri del sistema / Conseil Constitutionnel  / Auchan / Lobby bancarie / URSS / Stalin / Lenin / PD /  Paradisi Fiscali / Guerra tra classi / Mulliez / Fiscal Compact /MES / Decrescita Felice / Ergastolo / Euro / Eurozona / Germania / Sistema Target 2

 Sochi, Mosca, Parigi    Russia, Francia                                                                                   

Ecco perchè stiamo con Gerard Depardieu

Cosa si nasconde davvero dietro la manovra

ostracista dei media di regime contro l'attore 

Intanto Depardieu vola in Russia. Incontro con Putin

Sochi, Mosca, Parigi – L'attore francese Gerard Depardieu, che come noto due giorni fa ha ottenuto la cittadinanza russa, è giunto ieri sera con volo charter a Sochi in Russia (località balneare sul Mar Nero) per una presunta "visita privata" con il presidente Vladimir Putin. A rivelare la notizia nelle scorse ore  è stata Radio Echo di Mosca, per ammissione dello stesso portavoce di Putin, Dmitri Peskov. Secondo quanto dichiarato da Peskov, nelle prossime ore, potrebbe essere lo stesso capo del Cremlino a consegnare "personalmente" il passaporto russo all'attore francese.

 Depardieu e il nocciolo del Problema    Passaporto a parte! 

Dunque la clamorosa questione della cittadinanza sembra giunta a maturazione. Ma d'altra parte – ci siamo chiesti – quale cittadino dell'Eurozona sano di mente e capace di spostarsi senza alcun problema pratico da una nazione all'altra al posto dell'attore avrebbe accettato di sottostare a questa invasiva ed iniqua forma di dittatura totalitaristica? Ad accettare una dittatura che costringe i popoli europei (attraverso Patto di Stabilità, Fiscal Compact e connessa riforma costituzionale del pareggio di bilancio forzato – che in Italia, ricordiamolo, ha riguardato la riforma dell'Art. 81 della Costituzione) a mandare in fumo il lavoro di una vità? Chi può si organizza ed evade da questa gabbia infernale intrisa di stalinismo e nazismo finanziario. Ovvio!

 Come giudicare Depardieu?     L'Inganno degli europeisti    

Ora la questione morale che si pone è: come giudicare Depardieu? Il punto vero è che da questa gabbia di pazzi chiamata Euozona (incentrata sulla nefasta moneta imperiale, l'euro) dovrebbero fuggire al più presto tutti i popoli europei rinchiusi in essa. E ciò a prescindere da quello che possa sostenere la stragrande maggioranza dei media di regime, che per motivi squisitamente oppotunistici fa – è ovvio! – gli interessi della casta europea ed italiana, dei cosiddetti "europeisti a prescindere", convincendo i "povei schiavi del Sud" ad accettare l'assurdo regime carcerario con argomenti parziali e fittizi . Ciò cercando di persuaderci del fatto che uscire dall'euro e dall'Eurozona (nella quale – ricordiamo – vi sono solo 17 Paesi su 27: 28 con l'ingresso della Croazia) sarebbe un suicidio. Nulla di più falso!

 Quale innocente accetterebbe l'ergastolo?    L'irrazionale Eurogabbia  

Per ora, amici, il vero suicidio è quello di restare a vita chiusi nella gabbia, accettando l'ergastolo, pur essendo innocenti! Senza considerare che l'euro oltre ad esporci alla speculazione internazionale e allo spreade a privarci della nostra sovranità monetaria impedisce all'economia continentale di crescere, dal momento che mette in competizione forzata tra loro i Paesi del Sud Europa con quelli che i "famigerati ed ingannevoli mercati" giudicano più degni e forti. Vedi Germania (Vedi ingannevole Sistema Target 2 – Articolo in allegato). Come può – ci chiediamo – un lavoratore sano di mente (ricco o povero che sia) accettare regimi di pressione fiscale da record del mondo ed a fronte di "zero servizi" solo perchè ce lo impone il patto Ue? Che andassero al diavolo! Forse è ora di mandarceli davvero! 

 Un regime inaccettabile per tutti    La strategia dei Media: Ricchi contro Poveri 

Nel caso specifico in Francia l'aliquota fiscale delineata dal governo Hollande, da imporre ai cosiddetti "super ricchi" – coloro che guadagnano almeno un milione di euro l'anno – è del 75%. E  Gerard Depardieu, ovviamente, non ci sta. Come d'altra parte non dovrebbe starci il fornaio sotto casa, il pensionato di turno, il piccolo dettagliante del negozio di alimentari, il buon padre di famiglia e via dicendo. Nessuno dovrebbe accettare questo regime insulso! Ma quello che stanno facendo gli euroipocriti, a ben vedere, è di metterci l'uno contro l'altro. Stanno ingenerando subdolamente nei popoli europei un diabolico sentimento  classista di odio reciproco e generalizzato tra "ricchi onesti" e "poveri onesti", quando il vero problema – il cancro da estirpare – sono proprio loro, i membri della tecnocrazia al potere ed i loro politici e giornalisti leccapiedi

 L'Addio di Depardieu    Addio agli Euroipocriti    

Solo nei giorni scorsi l'attore dichiarava: "la Francia è  un Paese che vuole sanzionare il successo, la creatività e il talento!” Dunque, anche se la legge che dovrebbe alzare la tassazione a livelli così salati per i benestanti alla fine non si capisce ancora se passerà dal vaglio di legittimità costituzionale, Depardieu non ha cambiato idea, dicendo "addio" alla Francia ed ai Francesi. Anche se l'addio di Depardieu probabilmente è solo ad Hollande ed ai suoi metodi da novello Stalin, oltreché agli euroipocriti che lo sostengono. La soluzione alle porcate bancarie oggi sembra passare sempre e solo dal commissariamento di tutto e di tutti! Dalla compressione dei diritti dei cittadini: specie quelli dei più deboli ed indifesi. Proprio come avvenne nell'URSS di Stalin, quando il dittatore e massone – successore di Lenin – prima privatizzò la Banca Centrale dell'Unione Sovietica (vi dice nulla questo?) e poi iniziò un programma di privatizzazioni senza precedenti, dando enormi poteri – da stato di polizia – alle sue celeberrime "commissioni". Già, proprio alle commissioni! Anche questo "nome" dovrebbe suggerirvi qualcosa! O no?

 La "Balla del contributo di Solidaietà"    Giochi tecnocratici   

Depardieu – per onor di conaca – aveva già annunciato, a metà Dicembre, di volersi trasferire in Belgio per fuggire alla mannaia del fisco di casa Hollande e dal cosiddetto  “contributo eccezionale di solidarietà” sia pur – pare – temporaneo. Ma perchè Monti, Hollande e la Merkel non chiedono il contributo di solidarità (e le varie IMU) in via esclusiva a banche, multinazionali e partiti politici filo liberisti, che sono i veri cancri del sistema?

 La bocciatura del Conseil Costitutionnel     Tassa anti-costituzionale!   

Nei giorni addietro, come noto, Il Conseil Constitutionnel francese non a caso – in un lampo di lucidità – ha rigettato la proposta di legge ritenendo che l’imposta violi il Principio di Uguaglianza, dal momento che sarebbe stata applicata ai singoli individui al contrario della tassa sul reddito che è invece calcolata su base familiare e reddituale.

 La mossa di Vladimir Putin    Russia, aliquota al 13%  

Tale scelta tecnocratica avrebbe dunque influenzato il Presidente russo Vladimir Putin e lo avrebbe indotto a firmare – sabato mattina – il decreto per la concessione all’attore della cittadinanza russa in questione. Per Depardieu, dunque, inizierà sicuramente una nuova vita lontana dalla pressione fiscale di regime: si pensi che la medesima aliquota in Russia è fissata al 13%. Certo, le contestazioni e le polemiche da parte dei cittadini francesi, in particolare i più poveri, all'indirizzo dell'attore sono arrivate da più parti. Ma a ben vedere, ciò è proprio quello che la casta vuole fare: il gioco sporco di creare tensioni sociali tra ricchi e poveri (ribadiamo onesti) quando la disonestà e la malafede più nera si annida nei meandri più nascosti dei loro uffici, delle loro case e dei loro "palazzi reali". E – ovviamente – delle loro care banche.

 La vergognosa campagna dei Media di Regime    Perchè non dicono la verità?  

Ovviamente anche i media di regime – in Francia come, del resto, in Italia – anziché fare "mea culpa" e dire la verità ai cittadini sulla dittatura che ci pervade e soffoca, hanno montato una vera e propria campagna ostracistica e a dir poco diffamatoria verso l'attore. Ci piacerebbe vedere la stessa foga populista e giustizialista verso la truffa del signoraggio bancario e verso Fiscal Compact e Mes (Fondo Ammazza Stati): veri e propri inganni generazionali perenni che – se nulla dovesse mutare – saranno destinati ad affamare milioni di europei per i prossimi decenni (o per sempre, viste le irreversibili spinte inflazionistiche ingenerate)  costringendo ad una vita di stenti gli europei, ed al fallimento (o a fusioni forzate… ) centinaia di migliaia di aziende in tutto il continente. E' questo, signori, lo sporco gioco al quale lavorano i vari Draghi, Monti, Merkel, Hollande, Barroso e compari.

 Al limite della Legalità    Il caso Mulliez e il lobbismo   

Depardieu, intanto,  nelle ultime ore ha manifestato la sua volontà di acquistare casa a Néchin, a meno di un chilometro dalla frontiera francese. Ma il caso Depardieu non è una faccenda isolata. Sono almeno 2.800 i francesi ad aver rinunciato alla cittadinanza per sfuggire alla scure del fisco, tra cui la famiglia Mulliez, che controlla le multinazionali Auchan e Decathlon. Perciò come vedete accanto ai cosiddetti lavoratori onesti ve ne sono anche altri che operano sul sottile filo che separa la legalità (di comodo) dall'illegalità; la  virtù dall'immoralità più palese. Non dimentichiamo infatti che molte multinazionali – tra le quali proprio Auchan – non pagano le tasse presso la nazione nella quale operano e vendono, ma bensì rispondono al regime fiscale (facilitato ed irrisorio) dei "paradisi fiscali" (come il Lussemburgo) nei quali esse stesse hanno sede legale. Un paradosso vergognoso alimentato ed avallato proprio dall'eurocasta liberista prostrata al lobbismo.  Pertanto sappiate che i cosiddetti "scontrini" che ci rifilano quando facciamo la spesa nei supermercanti Auchan all'interno dei nuovi templi del capitalismo moderno, qual sono i centri commerciali (giusto per fare un esempio e restare in tema) non sono affatto scontrini fiscali, ma qualcosa di molto simile ad una presa in giro!

 Abbattere l'albero cattivo dalla radice    La truffa bancario-lobbista   

Meglio sarebbe colpire le multinazionali alla radice del problema, che costringere milioni di cittadini – in maniera indifferenziata ed iniqua – a sottostare a questo neo-stalinismo imperante. Non trovate anche voi? Altrimenti a che è servito – per milioni di persone – lavorare onestamente una vita e magari raggiungere risultati economici di un certo rilievo, per poi rinunciarvi in favore della truffa bancario-lobbistica, e gettar via in un solo istante i sogni di una vità? Come scagliarsi contro i vari Depardieu della situazione senza riflettere su tali elementi imprescindibili? Non si può! Ammenochè non si nutra una – malcelata ed evidente – malafede! O si ragioni con i paraocchi, guidati da un cieco ed insensato egoismo giustizialista, che non ci porta da nessuna parte.

 La resa dei partiti e dei sindacati    e il "Valore del Cuore"   

Per risolvere la situazione – sulla scorta di un briciolo di onestà intellettuale – si dovrebbero pertanto impugnare i trattati europei, sconvolgerli e rinunciare al dannosissimo liberismo, individuandolo come il cancro dei cancri; ovvero come l'inganno generazionale più sistematico e grave degli ultimi secoli: specie se celato dietro presunte miracolistiche ideologie social-popolari e di "decrescita felice" (vedi articolo in allegato). Teorie che finiscono proprio per alimentare lo stesso liberismo (senza risolverlo alla radice) sulla scorta di ideologie a ben vedere intrise del capitalismo più becero. Un capitalismo ad oggi completamente tollerato ed appoggiato sia dai sindacati che dai partiti di centro e destra; sia dai cosiddetti carrozzoni di "sinistra": baracconi montati su chiacchiere da treno che non parlano minimamente di argomenti come quello del "regime fiscale iniquo delle multinazionali", del Fiscal Compact o  della "sovranità monetaria rubata" – ponendoli al centro dei propri programmi politici – e che  continuano a sguazzare come ippopotami nel pantano liberista con grande gioia e diletto. D'altra parte, come ci insegna lo stesso Gesù nel Vangelo, tra gli organi del corpo più impotanti e nobili, prima viene il cuore ("Sarete giudicati sull'Amore  al Prossimo e sulla Carità") e solo dopo il cervello ed i muscoli. Pertanto questo braccio di ferro tra "carcerati" non serve proprio a nulla! A buon intenditor!

Sergio Basile (Copyright © 2013 Qui Europa)

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