Cristianofobia: é allarme globale. Genocidi in tutto il mondo

Giovedì, Marzo 22th / 2012

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Cristianofobia: é allarme globale. Genocidi

e persecuzioni di cristiani in tutto

il mondo

"Pietà, scandalo e testimonianza" della croce

Oggi, incontro a Roma contro le violazioni dei diritti

dell’uomo per proclamare la libertà

Roma – “L’educazione occidentale è un peccato”: questo è il significato del nome dell’organizzazione fondamentalista islamica Boko Haram che ha come obiettivo quello di uccidere i cristiani in Nigeria per porre fine alla “minaccia” della nostra religione. Boko Haram, solo nel 2012, è stata responsabile di 54 omicidi, nel 2011, le vittime cristiane sono state addirittura 510 e 350, invece, è il numero delle chiese bruciate o distrutte. Eppure, intorno alla Cristianofobia, continua a regnare il silenzio, nonostante il genocidio cristiano si estenda dalla Nigeria al Sudan, dall’Indonesia all’Egitto ed in tanti altri paesi dove i cristiani rappresentano una minoranza. Persecuzioni, uccisioni brutali, mutilazioni, bombardamenti: in Nigeria i cristiani hanno dovuto subire tutte queste barbarie da parte dei musulmani e vivono, da sempre, nel timore di una guerra civile. Boko Haram ha colpito, uccidendoli,  anche gli stessi musulmani che condannavano le violenze e si è resa protagonista di una mattanza umana che fa scattare l’allarme a livello globale. In Sudan, le persecuzioni delle minoranze religiose hanno raggiunto il culmine nel 2003 con il genocidio in Darfur e, nonostante, il presidente musulmano sudanese, Omar al-Bashir, sia stato condannato per tre genocidi dal Tribunale Internazionale dell’Aja, le violenze non si sono mai arrestate. I cristiani costretti ad abbandonare le proprie case, perché vittime di bombardamenti, rapimenti di bambini ed altre angherie, nel Kordofan del sud, sono stati tra i 53.000 e i 73.000. Non sono solo le organizzazioni autonome ad essere responsabili dell’uccisione dei cristiani ma, incredibilmente, anche rappresentanti dei vari Stati in cui il fondamentalismo islamico è la religione principale. E’ anche il caso dell’Egitto, quando il 9 ottobre, a seguito della caduta del regime di Honsi Mubarak, i cristiani hanno dato vita ad una protesta contro gli ingiustificati attacchi degli islamici e le forze dell’ordine egiziane hanno bloccato la folla, uccidendo 24 persone e ferendone più di 300. Per come si legge dalle pagine di “Liberal”, dal 2003, a Baghdad, sono 900 i cristiani iracheni uccisi dal terrorismo islamico e, se ci spostiamo in Pakistan, la situazione non cambia: qui, dichiarare il proprio credo cristiano corrisponde al reato di blasfemia, punito con sofferenze atroci. Anche in Indonesia ed in Iran si registra la “Fobia dei Cristiani”, così come in Arabia Saudita dove le chiese e anche le preghiere private sono vietate e sono frequenti i raid della polizia religiosa nelle case dei cristiani, la testimonianza dei quali, nei tribunali, ha meno peso di quella di un musulmano. E oggi, a Roma, presso il Centro Convegni Matteo Ricci, alle ore 16, si terrà un incontro dal titolo “La religione della libertà – Contro le persecuzioni anticristiane, contro tutte le violazioni dei diritti dell’uomo”, organizzato dalla Fondazione Liberal – Popolare, per denunciare quello che i cristiani sono costretti a subire in tutto il mondo. L’attacco ai cristiani, non è solo un attacco alla religione, ma alla libertà della persona. E la libertà cristiana, come ogni altra libertà, non può essere sottoposta a vincoli, soprattutto se gli stessi calpestano i diritti fondamentali dell’uomo. 

Maria Laura Barbuto (Copyright © 2012 Qui Europa)

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One Response to Cristianofobia: é allarme globale. Genocidi in tutto il mondo

  1. Lancel 25 Maggio 2012 at 11:03

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