Crisi – Bersani, lo smemorato da “Bettola” e i Falsi Profeti dell’Europeismo lobbistico contemporaneo

Martedì, Dicembre 11th/ 2012

– di Sergio Basile – 

Crisi / Italia / Unione europea / Bruxelles / Roma / Premio Nobel / Pierluigi Bersani / Smemorato / Silvio Berlusconi / Gianni Pittella / Bettola / Piacenza / Taget 2 / Disoccupazione / Rai Radio Uno / Imbroglio dello spread / Sovranità Monetaria / Campagna elettoale / Maurizio Belpietro / Intervista Berlusconi / TG5 / Gramsci / Hans Magnus Enzensberger  / Trattati d Roma / Trattato di Maastricht / Tradimento del Principio di Sussidiarietà 

Crisi – Bersani, lo smemorato da "Bettola" e i

Falsi Profeti dell'Europeismo lobbistico

contemporaneo

Intanto Silvio Berlusconi getta la maschera sullo spread:

"E ora di finirla con quest'imbroglio!"

Le Riflessioni di "Qui Europa" sul recupero della sovranità perduta

Bruxelles, Roma, Oslo –  Dopo lo scandaloso Nobel per la Pace consegnato ieri alla dittatoriale – disumana e disumanizzata – Unione europea delle lobby e delle banche, fa discutere e molto pensare l'ultima uscita del primo vicepresidente italiano dell'Europarlamento, Gianni Pittella (Pd), ''un altro sogno possibile e necessariamente realizzabile – ha dichiarato – deve diventare presto realtà: la costituzione degli Stati Uniti d'Europa''. Secondo Pittella, ciò significherebbe ''il coronamento e nuova base di partenza della missione di condivisione del rispetto dei diritti umani, del progresso e della civiltà che il Vecchio Continente si è prefissata nel destino del mondo''.

 Il meritato Premio Nobel? 

Ma Pittella si è superato. ''Il meritato Premio Nobel per la pace all'Unione europea – ha detto – è un omaggio ai grandi statisti che ci hanno guidato verso una conquista che poteva essere immaginabile solo in un sogno 60 anni fa e che è riuscita ad attraversare anche la dura prova della guerra fredda, ma che sarebbe rimasta irrealizzabile se non fosse stata condivisa e sostenuta da centinaia di milioni di cittadini e dai loro rappresentanti nelle istituzioni''. Parole nelle quali la demagogia e la retorica evidentemente si sprecano. Ma di quale conquista parla Pittella. Forse della  creazione di un sistema economico e finanziario euro-centrico votato alla distruzione ed alla sudditanza anglo-germanica? Dell'ingiusto ed iniquo embargo economico conro l'Ian, che sta affamando milioni di cittadini e condannando a morte sicura migliaia di malati gravi senza un'adeguata assistenza medico-sanitaria legata all'impossibilità di reperire farmaci essenziali? Oppure ad esempio al fatto che gli stipendi medi in Romania (per non parlare di quelli di almeno altri 10 Paesi Ue) siano di circa 34o euro al mese? O che dall'ingresso dell'Italia nel caro sistema-euro, e specie dalla creazione del sistema "Target 2" (2007) l'Italia (prima leader in Europa e prima accumulatrice di surplus commerciali a livello Continentale) poi d'improvviso sia precipitata in un baratro economico senza fine a vantaggio della Germania? Mah! Difficile capirlo!

 L'errore più grande di Pittella 

Dati di stamane: solo nel settore del mobile – da sempre uno dei punti fermi della nostra economia e del nostro artigianato – quest'anno sono state costrette al fallimento 10.000 imprese su 60.000. Il 20%. Per non parlare del completo annientamento di settori strategici e portanti di un Paese cosiddetto civile, come la sanità (con liste d'attesa lunghe anche un anno per ricoveri urgentissimi, di pazienti a rischio di morte) e l'istruzione. Ma la lista è davvero infinita. Per non parlare ovviamente della disoccupazione. L'errore più grande di Pittella è, dunque (dati alla mano e bando alle chiacchiere) quello di continuare ad idealizzare in maniera morbosa un concetto vecchio di 55 anni. Non dobbiamo vivere di miti e ricordi, ma dobbiamo confrontarci con la dura realtà dei fatti ed essere obiettivi ed intellettualmente onesti. Altrimenti finiremo per auto-illuderci ed auto-distriggerci, caro Pittella!

 Il Gioco al massacro dei Media – Difendere lo spread! 

Ma la tendenza dei media di regime è tutta orientata ad opacizzare la verità, ed a creare alibi obiettivamente insostenibili fatti falsi dei (vedi lo "spread" ed il "rating sovrano"); di falsi miti (vedi la "crescita") e di parole vuote (vedi… "la crescita"). Stamane ad esempio, ascoltando Rai Radio Uno, ho assistito a siparietti davvero disarmanti: ho udito in diretta nazionale uomini di stato, rappresentanti di Agenzie statistiche e sindacati nazionali ripetere il mantra sulla priorità di difendere lo spread. Roba da matti! C'è solo un nome per classificare questi personaggi, cari lettori: falsi profeti! L'unico sospiro di sollievo della mattinata – non l'avrei mai detto – l'ho tirato solo all'udire le ultime dichiarazioni di un redivivo Silvio Berlusconi. Pur non stimando il personaggio, e riconoscendogli (conti e scandali alla mano)  rilevanti responsabilità in merito a sprechi pubblici ed aumento illegittimo del debito pubblico (pari tuttavia a circa il 10%  sul totale di una torta debitoria imputabile per il 90% alla speculazione bancaria ed alla perdita del diritto di signoraggio da parte degli stati sovrani) finalmente il Silvio nazionale – sia pur con un inconcepibile, mostruoso e gravissimo ritardo, di oltre un anno – è uscito allo scoperto, in un'intervento al TG5 mattutino dretto dal direttore Belpietro.

 Berlusconi – "E' ora di finirla con quest'imbroglio dello Spread!"

"E' ora di finirla con quest'imbroglio dello spread!" Ha tuonato il Cavaliere pochi minuti fa. Supersilvio ha poi rammentato il fatto di come egli stesso si sia opposto in sede di Consiglio europeo all'approvazione del Fiscal Compact, l'altro imbroglio del Patto di Bilancio, che per "legge" ci obbliga a non crescere, a prescindere dalle panzane che sentiamo ripetere ogni giorno da Bersani, Monti & Co. Certo, sarebbe stato opportuno (visto l'imbroglio sullo spread ammesso, sia pur tardivamente, dallo stesso Cavaliere) che gli eurodeputati berlusconiani avessero difeso per tempo queste posizioni a Bruxelles, magari durante la pubblica audizione di Maio Monti al Parlamento europeo, magari contestandolo pubblicamente (come in verità hanno fatto solo gli eurodeputati indipendentisti ed anti-europeisti la Lega Nord) anziché applaudire ad ogni suo battito di ciglia. Avremmo magari preteso da loro una repentina e totale proposta di delegittimazione (dell'altro connesso imbroglio) dei merceti e del rating. O magari avremmo preteso da Berlusconi stesso, durante il suo "Ventennio", l'attuazione della "Legge sulla Tutela del Risparmio" predisposta su iniziativa dello stesso Tremonti nel 2005: legge che imponeva alle banche private di restituire il maltolto alla Banca d'Italia. Legge protesa dunque a contrastare l'iniquo decreto Carli-Amato del 1992 che contribuì in maniera preponderante a privare l'Italia della propria sovranità monetaria,  assoggettando la Banca Nazionale (controllore del sistema) al volere arbitrario dei privati (in teoria i "controllati" dal sistema, divenuti controllori). La suddetta "Legge Tremonti" di Tutela del Risparmio obbligava le banche private a restituire le quote azionarie sottratte (grazie ad Amato ed all'allora maggioranza parlamentare di sinistra) alla Banca d'Italia stessa. Ma ad oggi quella legge è rimasta come sospesa e mai attuata. Lettera morta! Come mai? Forse è arrivato il momento di attuarla? Questo magari ce lo dirà Berlusconi stesso nelle "prossime puntate", magari suggerendolo al distratto Bersani.

 Bersani – Lo smemorato da "Bettola" (Piacenza) 

Un Pierluigi Bersani che addirittua ieri – a campagna elettorale ormai aperta – dava la colpa dell'enorme debito pubblico italiano alla destra berlusconiana, dimenticando grossolanamente che se oggi l'Italia paga debiti illegittimi e fittizi (gonfiati ad hoc) lo deve soprattutto alla sua sinistra, ed a personaggi (politici e tecnici) che dai primi anni Ottanta al 1992 (in concomitanza al celeberrimo "Sacco del Britannia"): prima privarono l'Italia della propia autonomia finanziaria delegittimando il Tesoro dall'acquisto univoco di titoli di stato del debito pubblico (Ciampi e Andreatta); poi dell'autonomia e sovranità della propria Banca Centrale (Amato e Carli); e poi contribuirono in sede europea alla creazione di una gabbia monetaria cui chiavi ideali furono assegnate in maniera iniqua ed illegittima non agli stati sovrani, ma bensì ad un gruppo di banchieri privati ( in tal senso, come non riconoscere il deleterio ruol di Romano Prodi?). Ma mister Bersani – da Bettola (Piacenza) – evidentemente ha la memoria corta. Francamente troppo corta per aspirare alla poltrona di Palazzo Chigi. Non possiamo permetterci tali amnesie, cari italiani! Tali erori storici non ammessi, taciuti per decenni e reiterati. Allora, a conclusione, quest'oggi vogliamo riproporvi una riflessione sull'Europa dello scrittore ed intellettuale "tedesco", Prof. Hans Magnus Enzensberger, riportata (vedi allegato) in un nostro articolo dello scorso 31 Agosto. Riflessione onesta e misurata che mette a luce l'attuale "anima nera" dell'Europa dei tecnocrati, ponendo l'accento su un imbroglio legalizzato che qualcuno continua disonestamente a propinarci come oro colato. Altro che Nobel per la Pace! Ma mi faccia il piacere! Sarebbe stato il commento del Principe De Curtis.

  Europa – La violazione dei Trattati e la "Morte dello stato di diritto" 

Enzensberger nota infatti come oggi, contrariamente al passato – le norme ratificate dagli stessi trattati europei "non vengano minimamente rispettate". Dicasi per i Trattati di Roma (del Marzo 1957) che per gli stessi Trattati di Maastricht. Tutti ribassati a vuoti e bistrattati elenchi di articoletti "infranti – nota lo scrittore – a piacere" dagli eurocrati di turno, responsabili della morte dello stato di diritto. Non si comprende infatti che fine abbiano fatto articoli protesi a sancire la preminenza dei cittadini e della dignità umana sui mercati, nonché lo stesso "Principio di Sussidiarietà".

 La Nuova Omertà Mafiosa 

"Altra novità molto eloquente ed emblematica – nota l'autore – sta nel fatto che i nuovi signorotti (in una ventata di neo-colonialismo) si chiamino Governatorilo stesso titolo – continua – riservato a direttori di banca, affatto obbligati a giustificare davanti alla pubblica opinione le loro decisioni. Anzi – ribadisce – essi sono espressamente vincolati al segreto". Una sorta diomertà mafiosa che sembra aver occupato tutti gli spazi della pubblica amministrazione targata Ue.

 Il MES e l'Immunità Giuridica dei "Nuovi Padrini" 

Enzensberger pagagona gli eurocrati "nominati" (e non eletti) al comando del Vecchio Continente, in  pratica,  al pari di "padrini". "Politici sottratti ad ogni controllo giuridico e ad pogni istanza legale". Anzi – nota con puntualità – "padrini che godono ormai di un privilegio che non spetta neanche a un boss della camorra: e cioè – aggiunge – l'assoluta immunità giuridica". Immunità giuridica sancita a chiare lettere nello stesso statuto del trattato denominato fantasiosamente ed ingannevolmente MES: Meccanismo Europeo di stabilità. (Vedi articoli 32 bis e 35 del trattato). MES (da noi ribattezzato "Morte Europea Sicura") che il professor Mario Monti – come denunciato da "Qui Europa" nello scorso mese di Giugno – ha provveduto a ratificare in tutta fretta assieme alla maggioranza dei suoi colleghi del Consiglio europeo, cercando di intrappolare definitivamente i cittadini italiani e dell'Eurozona in una gabbia asfissiante e perenne. Quella del "debito pubblico" fittizio e indotto. Ciò – come denuncia lo stesso scrittore dalle pagine de "L'Espresso" – "ignorando completamente tutte le diversità strutturali delle varie economie nazionali, le loro divergenti competitività, così come i loro straripanti debiti sovrani". Se così non fosse, non si spiega come i padri dell'euro (vedi per esempio il professor Romano Prodi) abbiano forzatamente permesso l'ingresso nell'Eurozona di paesi economicamente  e strutturalmente deboli come Grecia e Portogallo (a suon di parametrirecessivi ed inflattivi) ed abbiano poi finito per costringere gli stessi a sottostare ed a seguire il passo di un paese come la Germania. Follia pura! Criteri squinternati e deleteri che hanno ingannevolmente venduto all'opinione pubblica europea l'euro come la moneta dei miracoli, ed il sistema Target 2(distruttivo ed iniquo sistema dei regolemanti europei interbancari) come una sorta di misterioso elemento di stabilità.

 La strategia del "Repertorio frasologico" da copione 

Secondo Enzensberger, tuttavia, ciò che lascia ancor più basiti i pochi osservatori onesti e liberi rimasti in giro è il fatto che gli euro-padroni continuino nel loro piano egemonico utilizzando un repertorio frasologico niente male, e sfoderando frasi del tipo: "Non c'è altra alternativa!"; "Dobbiamo salvare l'euro e l'Europa"; "Siamo sulla buona strada per la crescita!"; "Se fallise l'euro, fallisce l'Europa"; "Bisogna assecondare i mercati e non innervosirli! "; "Dobbiamo realizzare gli Stati Uniti d'Europa"; "Dobbiamo realizzare l'unione Bancaria!". Una serie infinita ci cavolate mediatiche e politiche macroscopiche, dunque,  pronunziate come da copione senza alcun raziocinio e ritegno, ed al fine di mantenere lo status quo, l'attuale dittatura.

 Il tradimento del "Principio di Sussidiarietà" 

Qual'è dunque, al netto della propaganda, la fase 2 del piano dei padroni dell'Europa? Lo si comprende chiaramente quando si parla di vendita del patromonio storico nazionale;  di espropriazione della case di debitori insolventi destinatari di mutui; e di aziende private "regalate" a banche e speculatori esteri. Il vero obiettivo non è soltanto il potere in sé steso (espropriazione politica), quanto il potere economico, realizzato attraverso una vera e propria espropriazione economica. Ma quando ci decideremo a parlare di abbandono dell'euro e di rinazionalizzazione delle banche centrali? Non ci sono altre soluzioni, visto il gravissimo tradimento di quest'Europa delle banche verso il "Principio di Sussidiarietà". "Quel principio – nota Enzensberger – che afferma nè più né meno che in ogni comune come in ogni provincia, in ogni stato nazionale come nelle istituzioni europee, è sempre e solo l'istanza più vicina al volere dei cittadini quella davvero vincolante". Ma dove gli Europei e gli Italiani (nel complesso 500 milioni di cittadini) devono oggi trovare la speranza di credere che uncambiamento possa e debba avvenire?

 Il riscatto dell'Europa – Cosa c'è alla radice della nostra speranza 

Accannto alle riforme tecniche (già abbondantemente indicate ai nostri lettori in centinaia di articoli pregressi, che vi invitiamo ad approfondire) possiamo porre abase della nostra speranza di riscatto storico 2 elementi. Possiamo dire, quindi, in altri termini, che abbiamo 2 risposte per i nostri lettori. La prima (che non esclude l'altra) è soprattutto, ma non solo, per i cosiddetti cristiani. Quelli autentici. Cioè i veri credenti nell'Amore e nella Provvidenza Divina; ma anche per coloro i quali vagano smarriti senza un preciso riferimento spirituale: la vittoria del bene (alla quale noi crediamo fermamente, cercando di favorirla nel nostro piccolo) è scritta nelle Sacre Scritture, e precisamente nell'Apocalisse di San Giovanni. "Il male – leggiamo – alla fine non prevarrà". L'altra risposta è invece legata alla storia dell'Europa (valida ovviamente anche per i seguaci di Nosro Signore Gesù Cristo) e poggia nella consapevolezza che ilVecchio Continente ha le spalle larghe, ed è passato indenne ad altre forme di totalitarismo, nonché ad altri conflitti e dittature altrettanto sanguinose e schiaccianti. D'altra parte, come ci ricorda lo stesso illustre Hans Magnus Enzensberger – citando Antonio Gramsci – "il pessimismo dell'intelligenza e l'ottimismo della volontà!". Facciamone tesoro, combattiamo insieme la disinformazione e confidiamo nella storia e nel Bene Infinito che ci riscatterà.

Sergio Basile (Copyright © 2012 Qui Europa)

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   Breve rassegna in pillole – Per non dimenticare            

 

Enzensberger: l’Ue ha tradito Popoli, Trattati e Principio di Sussidiarietà – L’Omertà dei Padrini

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Il Presidente Ceco a Napoli: L’Ue deve fare un passo indietro, Fuori dall’Euro!

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Eurozona – Benvenuta Dittatura Finanziaria!

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I fallimenti del Governo Monti: Pil in caduta libera e Debito Pubblico alle stelle

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Schiavi di un Debito Illegale, Capitolo 5 – Denaro e Banche: i Segreti dei nuovi Padroni del Mondo

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Epilogo Euro: la fine della moneta unica è solo rimandata!

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Euro, una parentesi verso un Nuovo Ordine Mondiale?

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Martedì, Agosto 14th/  2012 – di Sergio Basile –   Eurozona / Expo 2015 / Crisi / Moneta unica / Mondialismo / Nuovo Ordine Mondiale / NWO / Eurodollaro / Moneta Unica / Barack Obama / Beppe Grillo / Mario Draghi / BCE / Lira / Dracma / Teschi / Farfalla Monarch / Bohemian Wood […]

Ue, la deriva di un Continente nel nome dell’Euro

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Giovedì, Agosto 2nd/ 2012 – di Maria Laura Barbuto – Europa / Unione Europea / Bruxelles / Debito Pubblico / Sovranità nazionale / Euro / Moneta unica / Politica / Economia / Finanza / Comunità / Unità politica / Deficit / Crescita / Crisi / Mercati finanziari / Francia / Spagna / Finlandia / Monti […]

Euro-disastro: Ecco cosa stanno facendo per salvare il dio-euro

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Mercoledì, Luglio 18th /  2012  – Dossier-Inchiesta, di Vincenzo Folino e Sergio Basile  – Eurozona / Italia / Ingresso nella zona euro / Romano Prodi / Goldman Sachs / Moneta unica / Roberta Angelilli / Unione monetaria / Crisi economica / Vicepresidente parlamento europeo /  Euro / Bilderberg Club / Commissione Trilaterale / SME / […]

L’Amore insano per l’Euro e La propaganda dei Media

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Martedì, Luglio 17th/ 2012  – di Silvia Laporta – Commissione Europea / crisi economica / suicidi / chiusura imprese / moneta unica/ euro / lira / Mario Monti / Germania / Svezia / Danimarca / Inghilterra / Bce / Mes / Fiscal Compact / tasse / austerity / neo-liberalismo / Spagna / morte del Welfare  […]

Euro: non è nato sotto una buona stella, e si è visto…

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Mercoledì, Giugno 20th / 2012 – di Maria Laura Barbuto – Unione Europea / Europa / Roma / Francoforte / Bruxelles / Euro / Lira / Moneta Unica / Unione Monetaria / Unione politica / Maastricht / Tangentopoli / Spot euro / Euroscettici / Giulio Andreotti / Gianni de Michelis / Guido Carli / Pierre […]

Ue: 48 Milioni di Disoccupati. Bisogna tornare al Welfare

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Mercoledì, Luglio 11th/ 2012 – di Maria Laura Barbuto – Italia / Europa / Germania / Roma / Stato sociale / Crisi stato sociale / Crisi economica / Mutualismo / Mutua / Mutuo soccorso / Stato liberale / Uguaglianza sostanziale / Welfare / Diritti / Cittadini / Economia / Disoccupazione / Fimiv / No-Profit / […]

La riflessione del Nobel – Paul Krugman e la fine dell’euro

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Sabato, Giugno 9th / 2012  – di Silvia Laporta – Unione europea / Eurozona / Economia / Finzanza / Instabilità dell'Eurozona / Intervista a Paul Krugman / Banca Finanza / Premio Nobel per l'economia / Politiche di austerity / 6 pericoli immediati per l'Europa / Cecità dei leader europei / Consiglio europeo / Fiscal compact […]

Krugman-Soros – Il Suicidio dell’Europa dell’Austerity

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Venerdì, Aprile 27th / 2012 – di Silvia Laporta – Unione europea / Crisi Ue / Recessione / George Soros / Paul Krugman / Disoccupazione giovanile / Spagna / Italia / Germania / Angela Mrekel / Mario Monti / Depressione Usa degli Anni '30 / Politica Monetaria Inflazionistica / Piigs / Pressione fiscale / Distruzione […]

Il monito del Nobel Krugman: “L’Ue abbandoni l’Euro”

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Sabato, Aprile 21th/ 2012 – di Maria Laura Barbuto – Unione Europea / Banca Centrale Europea /Bce / Crisi / Spagna / Regno Unito / Euro / Bolla immobiliare / Disoccupazione / Suicidi / Austerità / Inflazione /  Times / New York Times / Paul Krugman / Simon Wolfson / Premio Nobel  / Abbandono dell'euro […]

Cari Amici, ecco come ci stanno prendendo per i fondelli

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Mercoledì, Luglio 11th/ 2012  – di Sergio Basile – Unione europea / Eurogruppo / Eurovertice / Bruxelles / Bce / Banca centrale Europea / Francoforte / Italia / Mario Monti / Manuel Barroso / Fondi Anti-Spread / Fondo Salva Stati / MES /Klaus Repling / Disgrazie / Peso sui cittadini / Immobilismo sostanziale della Bce […]

Schiavi di un Debito illegale – Terza Parte: Il Sistema TARGET 2

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Schiavi di un Debito illegale – 2ª Parte: Il Grande Inganno di Mario Monti

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Martedì, Giugno 26th / 2012 – L'Editoriale, di Sergio Basile – Debito pubblico illegale / Unione europea / Eurozona / Commissione europea / Consiglio europeo / Parlamento europeo / Stati Ue / Trappola del debito / Gabbia del Debito / Schiavi di un debito illegale / Economia della Truffa / Rating / Spread / Titoli […]

Strache e il Post della verità! L’Europa sulla scia di Adolf Hitler

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Mercoledì, Agosto 22th/ 2012  – Reportage-Dossier di "Qui Europa" –   Austria / eurozona / dittatura / Banchieri / FPO / Heinz-Christian Strache / Facebook / Banksters / Stella di David / Povero col piatto vuoto /Der Sturmer / Iconografia antisemita / Protesta / Associazioni ebraiche / Proteste strumentali / MES / Fondo Salva Stati / Dittatura […]

No Jobs For Europe

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Martedì, Settembre 11th/ 2012 – di Mario Luongo – Bruxelles / Roma / Conferenza Jobs for Europe / Pacchetto occupazione / Risultati Semestre Europeo 2012 / Mercato del lavoro in Europa / Ocse / Disoccupazione / Povertà ed esclusione sociale / Josè Manuel Barroso / Herman Van Rompuy / Christopher Pissarides / Riforma Fornero / […]

Paul Krugman: follia dell’eurocasta, vogliono curare il Debito con altri Debiti

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Martedì, Agosto 28th/ 2012 – di Sergio Basile – Bundesbank / Jens Weidmann / Eurozona / Francoforte / Berlino / SEBC / Articolo 11 del SEBC / Wolfgang Schauble / Francoise Hollande / Angela Merkel / Mario Monti / Mario Draghi / Grecia / Italia / Antonio Samaras / Austerity / MES / ESM / […]

Schiavi di un Debito Illegale – Capitolo 4: Banche Centrali e Signoraggio. Una storia che tutti dovrebbero conoscere

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Lunedì, Agosto 27th/ 2012 – L'Editoriale di Sergio Basile – Europa / Italia / Debito Pubblico / Sovranità Monetaria / Banche Centrali / Signoraggio / Banca d’Inghilterra / Banca d’Italia / Lira / Conio / Louis Even / William Paterson / Debito illegale / Legge 262/2005 / Mario Monti / John Kennedy / Carlo Azeglio […]

Germania – La Bild fa chiarezza sulla Crisi e sulla Dittatura Tedesca

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Sabato, Agosto 4th/ 2012 – di Silvia Laporta –  Eurozona / Germania / Berlino / Merkel / La Bild / Hollande / Draghi / Eurozona / Banche / Moneta unica / Friedrich Sell / Hans Werner Sinn / Financial Times / Bulgaria / Fondo Monetario Internazionale / Piigs / Informazione / Crisi economica  / Euribor / Target […]

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Mercoledì, Luglio 25th/ 2012 – di Vincenzo Folino e Sergio Basile – Eurozona / Banche e Finanza / Ruolo della BCE / SEBC / Acquisto bond / Crisi fittizia e speculativa / Thomas Sankara / Mario Draghi / Mario Monti / Euro-gabbia / Neo-colonialismo / Norvegia / Corona norvegese / Austerity / Bugie / Schiavizzazione […]

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Martedì, Luglio 10th/ 2012 – di Sergio Basile – Unione europea / Bruxelles / Parlamento Europeo / Banca Centrale Europea / BCE / Mario Draghi / Ecofin / Firewall / Fondo Salva Stati / Maggiori poteri alla Bce / Efsf / Mes / Esm / Meccanismo Europeo di Stabilità / Accentramento / Sovranità / Ltro […]

Il Grande Inganno di Monti: Lo Scudo Anti-Spread non Esiste

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Mercoledi, Luglio 4th/ 2012  – di Silvia Laporta – Bruxelles / Roma / Unione Europea / Italia / scudo anti-spread / Mario Monti / agenzie di Rating /Mario Draghi / Palazzo Cighi / Goldman e Sachs / Stati Uniti / Bolla immobiliare / crisi econonomica / Esma / Major / Mes / Indagini / Parigi […]

Trani inguaia Moody’s. Gli Scheletri nell’armadio di Monti

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Sabato, Luglio 14th/ 2012 – di Sergio Basile – Italia / Banche e Finanza / Agenzie di rating / Procura di Trani / Moody's / Declassamento Nuovo ai danni dell'Italia / Ross Abercromby / Vice president / Senior analyst financial institutions group / Moody’s Investors Service / Johannes Wassemberg / Managing director financial institutions / Michele Ruggiero […]

La Grande Balla dello spread. Lo squalo che divora l’Europa

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Domenica, Marzo 25th / 2012 – di Sergio Basile – Italia / Unione Europea / Economia / Riforma del Lavoro / Finanza / Spread / Rating / Agenzie di rating / Bugie / Speculazione / Tasse / Squali / Indebiti arricchimenti / Riforma dell’articolo 18 / Precarietà / Dominio delle banche / Lobbies / Monti […]

 

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