Calabria: l’ennesima strage da usura, dietro l’alibi del dissesto idrogeologico

Lunedì, 8 ottobre / 2018

– di Sergio Basile

 Redazione Quieuropa, Sergio Basile, Giacinto Auriti, Stefania Signore, Strage in Calabria        

Calabria: l'ennesima strage da usura, dietro

l'alibi del dissesto idrogeologico

Non è più accettabile che l'usura mieta vittime per mancanza

di "pezzi di carta"

 

di Sergio Basile

Strage in Calabria - Lamezia Terme

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 L'ennesimo omicidio da usura legalizzata            

Lamezia Terme, Catanzaro di Sergio Basile Nelle ultime ore la tragedia "per il maltempo" a Lamezia Terme ha suscitato una grandissima reazione ed un cordoglio partecipato e generalizzato da parte di tutta la popolazione italiana. Stefania Signore è la giovane vittima travolta e uccisa dalla piena nel lametino, assieme ai suoi due piccoli figli. Il più grande dei figli, il cui cadavere è stato recuperato dai vigili del fuoco poco lontano da quello della giovane madre, aveva compiuto 7 anni il 25 settembre scorso, mentre il piccolo – di soli 2 anni – è ancora disperso.

                 Molti hanno dato sommariamente la colpa alla "piena",

 ma nel 2018 è inconcepibile morire per valanghe d'acqua, in centri abitati,

                       specie in un territorio come quello calabrese,

                caraterizzato dalla presenza abbondante di fiumare

      ed esposto ad un imbarazzante ed annoso dissesto idrogeologico.

                               Inutile nascondersi dietro a un dito!

Letti di fiumi invasi dai detriti, tombini a rischio, argini incapaci di contenere la furia improvvisa dei flutti. Tutti lo sanno ma ci si stringe in un assordante ed omertoso silenzio. La verità e che i comuni non hanno i fondi per far fronte alle normali esigienze della cittadinanza, anche in quei casi – come quello in esame – dove in gioco è la pelle degli esseri umani. Allora è legittimo parlare dell'ennesima gravissima strage dell'usura legalizzata, a poco più di un mese dalla strage del Ponte Morandi di Genova. Secondo l'Istat,  l'Italia fa registrare anno dopo anno record negativi di nascite. Sempre altissimo, per contro, il numero degli aborti, più o meno indotti, in "tempo di crisi"! Ciò vuol dire che le politiche europee e nazionali votate alla rarefazione monetaria, sono di fatto protese all'estinzione della popolazione italiana e, di conseguenza, alla distruzione del suo bagaglio culturale e religioso. Ma il degrado ci dice un'altra cosa:

gli usurai, rarefattori di moneta-convenzionale, attentano alla vita umana

                                   e quindi sono rei di omicidi seriali.

Questo trend, in realtà già avviato da diversi decenni, non conosce soluzione di discontinuità, tra l'indifferenza delle istituzioni. L'ipocrita e falso alibi del momento, a giustificare la mancanza di fondi da parte di migliaia di comuni italiani, si chiama, come noto, "crisi economica internazionale". Ma per capire la raccapricciante strategia dell'élite bancaria e tecnocratica al potere, da Bruxelles alle principali capitali europee, forse uno dei metri di giudizio più diretti ed efficaci restano lo stato delle infrastrutture e la loro mancata manutenzione. Centinaia di migliaia di uomini sono oggi abbandonati a loro stessi per mancanza di fondi e per tagli pubblici imposti dalla creazione indotta di un debito pubblico truffaldino perchè autorigenerante.

                          Il debito infatti si rigenera in automatico

           all'emessione della cartamoneta che la BCE sforna dal nulla

                 e "rivende", anzi presta, illegittimamente agli stati,

     attraverso il meccanismo della cartolarizzazione dei titoli di stato (1).

L'ulmima goccia che ci ha spinto a rioccuparci della drammatica situazione e a levare forte l'ennesima denuncia, è la strage di una felice famiglia in Calabria. Chi è il colpevole? Beh, pare di "Debito", dietro quel paravento europeista chiamato "Patto di Stabilità" (o stupidità, che dir si voglia… / 2) che impedisce agli Italiani di poter usufruire dei sacrosanti servizi essenziali e, soprattutto, dietro le attuali dinamiche monetarie che permettono questi crimini, tenendo in piedi la madre di tutte le menzogne: quella monetaria.

(1) vedi qui Capire il denaro, oltre la BCE – Il curioso caso dell’ambra grigia e qui BCE e Quantitative Easing: il trucco per estorcere col sorriso la ricchezza reale dei popoli. (2) vedi qui Patto di Stabilità – Come l’Europa dal 97 chiede il suicidio dell’economia italiana

  L'alibi imperfetto al sacrificio umano                   

Evitando di entrare più di tanto nel merito della "vicenda tecnica" della strage di Lamezia, della quale si occuperà la magistratura, la vera vergogna da denunciare in tal sede e sulla quale riflettere è un'altra.

     E' inconcepibile che, in un paese come l'Italia, stracolmo di disoccupati,

                            ingegneri, geometri, architetti e tecnici,

        si muoia per mancanza di adeguata manutenzione infrastrutturale.

Perchè dunque non si costruiscono nuovi ponti, non si ripuliscono gli argini e i letti delle fiumare, non si rinforzano gli argini?  Manca forse la manodopera? Mancano i mattoni? O la sabbia e l'acqua da impastare per creare il cemento? Migliaia di anni di "progresso" a cosa sono serviti? A quanto pare a mercificare l'uomo e a considerarlo semplicemente complementare ad un ingranaggio sociale che anziché servirlo lo macina senza pietà nei suoi ingranaggi. Chi non ricorda, in merito, il celebre manifesto cinematografico di "Tempi Moderni" con Charlie Chaplin? L'alibi questa volta si chiama "crisi". La crisi – indotta dall'usura monetaria – richiede tasse e tagli; i tagli richiedono a loro volta vittime e sacrifici. Anche umani, perchè no! Gli stessi paventati dall'ex ministro Elsa Fornero all'atto dell'insediamento del governo Monti. Ricordate? (3)Il sacrificio umano, dunque, a quanto pare è l'ultimo stadio e prodotto dal paganesimo dominante. Un paganesimo travestito da progresso ed intriso di satanismo pratico, che odia l'uomo e la sacralità della vita, disprezzandolo fino a questo punto. Fino ad ammazzarlo!

(3) vedi qui:  Roma, Bruxelles e gli Euro-Ipocriti

 Bestialità e annullamento della coscienza            

Certo il rischio più grande che tutti noi corriamo dinanzi a questi fatti è l'accettazione della bestialità, l'accettazione di un processo di normalizzazione di un meccanismo diabolico che ci sta sempre più disumanizzando. La strage di Lamezia è una vergogna per tutti, l'ultima di una serie infinita! In primis per i "gestori" della cosa pubblica e per i controllori di questa gabbia sociale; in secondo luogo per tutti coloro i quali  subiscono ed accettano questo status quo, senza batter ciglio e senza "incazzarsi" e pretendere la creazione di valori monetari convenzionali alternativi o qualtomeno paralleli all'euro: come direbbe il nostro grande amico, e maestro di vita, Prof. Giacinto Auriti.

    Oggi il sistema monetario che detta i ritmi economici e finanziari degli stati,

                             delle nazioni e dei popoli, crisi comprese,

crea moneta dal nulla addebitandola/prestandola ad interesse da usura ai popoli

          – e senza averne la sia pur minima legittimazione legale e morale:

      perchè la legge non dice di chi sia la proprietà della moneta all'emissione 

             – ed imponendo, con l'alibi della riduzione del debito pubblico,

                      la compressione e/o azzeramento dei servizi essenziali.

Anche la stessa vita umana, a quanto pare, è secondaria a questi assurdi dogmi finanziari e monetari. Il paradigma africano, d'altronde, è sotto gli occhi di tutti da secoli! Il denaro, come ci insegna il professor Auriti, è uno strumento convenzionale emesso dal nulla e a costo zero, attraverso un mero atto tipografico. Creare denaro non costa nulla e da oltre tre secoli a questa parte i controllori illegittimi della moneta decidono la morte e la vita di miliardi di uomini.

Il paradosso della morte degli angeli calabresi ce lo ricorda drammaticamente,

                 rivelando ancora una volta questa agghiacciante verità

  che molti ancora ignorano sotto il velo nero della disinformazione di Stato.

 Lo Stato non può chiedere sacrifici umani          

Lo Stato non può più richiedere altri sacrifici umani, nel nome di una crisi inventata a tavolino. Il denaro creato dal nulla dovrebbe dunque essere accreditato e non addebitato in seno ai bilanci statali. Inversione contabile che getterebbe in un sol gesto i sanguinari Moloch del debito pubblico nella polvere, liberandoci una volta per tutte da questa assurda schiavitù che i  politici e i media – ben foraggiati dal sistema monetario e bancario – si guardano bene dal rivelare. Che queste morti, anzi questi sacrifici umani, possano svegliare le nostre coscienze spingendosi all'informazione e all'azione. Ciò nell'auspicio che pezzi colorati di carta straccia, chiamati "moneta-debito", possano trasformari da strumenti di dominio, disperazione e morte, in strumenti di credito e provvidenziale rinascita, contribuendo a liberare nuove energie economiche e lavorative, fabbricare nuovi mattoni per l'edificazione di  ospedali, scuole ed edifici atti ad elevare l'uomo. Premesso che l'edificio principale da ri-edificare è quello della nostra coscienza. Chi non si incazza e agisce, dunque, è una bestia! Oggi si può e si deve agire con convinzione e determinazione: le armi di mutuo soccorso esistono, basta utilizzarle.

 La panacea all'usura legalizzata                              

Bisogna creare valori convenzionali e accreditarli ai cittadini, riattivando l'economia delle nazioni e garantend dignità a tutti.

Non farlo vorrebbe dire rientrare nella categoria degli stupidi e degli sprovveduti;

         non rendere giustizia al nostro glorioso passato, alla nostra Fede e a Dio,

     alla storica battaglia contro l'usura ebraica posta in essere dai santi medievali

                                                 e dalla Chiesa Cattolica.

A tal fine è stato creato il B.A.R. – Buono Comunale di Agevolazione Reddituale, uno strumento capace di dare ai sindaci la possibilità di prendere in mano il destino dei propri cittadini. Un'arma non violenta capace di mettere in moto la macchina economica della propria comunità sociale con efficienza e semplicità. Che ciascuno torni ad essere proprietario dei propri valori monetari, altrimenti l'usura indotta farà piazza pulita dei nostri cari, delle nostre famiglie e della nostra civiltà, costringendoci al suicidio, alla morte, all'espatrio o alla disperazione. Non facciamoci complici dei grandi usurai e storici padroni oscuri della moneta-debito, nemici di Cristo e dell'umanità: l'immobilismo è un suicidio annunziato! L'immobilismo è una strage! L'immobilismo, una volta compreso il male e trovata la panacea, è un crimine ancor più grande!

Sergio Basile (Copyright © 2018 Qui Europa)

partecipa al dibattito: infounicz.europa@gmail.com 

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 Video correlato – B.A.R. e sovranità monetaria   

Intervista B.A.R. Sergio Basile e Nicola Arena – YouTube

 

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