Una “antica-novità” in campo enologico: torna la produzione bio

Mercoledì,  Marzo 14th/ 2012

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Una "antica-novità" in campo enologico: torna la produzione bio

Urge il ritorno all’antico! Ma l’Ue andrà verso prodotti esclusivamente naturali?

Roma, Bruxelles – Ufficialmente la produzione del vino biologico, che ha già riscontrato degli enormi e inaspettati successi in alcuni paesi del nostro continente – basti pensare alla Francia e alla Spagna – senza però tralasciare il nostro paese  che, dal 2005 al 2010, ha addirittura raddoppiato i suoi vigneti. Si tratta di una vera e propria novità nel campo della produzione enologica in quanto questi vini hanno la specificità di essere stati prodotti con uve le cui piante e terreno in cui vegetano non sono stati trattati con pesticidi, diserbanti e prodotti che non siano naturali, alla stregua di tutti gli altri prodotti agricoli provenienti da agricoltura biologica. Una volta trasferita l'uva in cantina non è prevista alcuna regolamentazione circa la vinificazione. Ma nonostante questi buoni presupposti, le divergenze riguardavano essenzialmente i paesi del Nord e quelli del Sud poiché, a causa delle diverse condizioni climatiche, necessitavano del ricorso all’anidride solforosa in cantina in percentuali nettamente opposte. Per ovviare a questo problema, sono stati stabiliti ufficialmente dei valori standard da seguire relativamente la quantità di solfiti da utilizzare nella produzione bio. Questi valori, però, secondo l’associazione italiana dell’agricoltura biologica (Aiab), possono essere ulteriormente diminuiti e ne saranno la dimostrazione i risultati raggiunti nei prossimi anni.  Una dimostrazione chiara e lampante della produzione del vino biologico è la grande diffusione e la grande richiesta, soprattutto in Germania e Inghilterra, che sta riscontrando l’ Amarone Bio lanciato sul mercato dalla cantina sociale Negrar; infatti, grazie alle sue incredibili proprietà naturali, è stato possibile produrre questo tipo di vino con una minima quantità di solfiti, confermando, a quanto pare, le previsioni dell’Aiab. Fin dove ci spingeremo ancora? Sarà possibile bere vini prodotti con metodi esclusivamente naturali? La speranza è quella di poter considerare a tutti gli effetti ufficiali e valide le metodologie della produzione bio, ma prima di cantar vittoria sarà necessario attendere ancora tre anni, quando nel 2015 si discuterà nuovamente sui criteri previsti dalle norme Ue e riscontrare il raggiungimento delle nostre aspettative o un’amara delusione. Emanuela Costa (Copyright © 2012 Qui Europa)

 

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3 Responses to Una “antica-novità” in campo enologico: torna la produzione bio

  1. Blair Trover 29 Maggio 2012 at 10:33

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  2. Sergio Basile 25 Maggio 2012 at 23:19

    Grazie Kristal! Un saluto dall’Italia a Phoenix, e agli amici dell’Arizona!! A presto!

  3. Kristal Bedee 25 Maggio 2012 at 23:15

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